Accadde Oggi – 22 maggio 1991, non solo Triplete: l’Inter del Trap vince la UEFA
Quel giorno la sconfitta indolore nella finale di ritorno contro la RomaSì, certo, oggi è il 22 maggio 2021 e l’Inter festeggia gli undici anni dal trionfo in Champions League, quello targato Mourinho, quello targato Triplete, ma anche quello che segnò l’inizio della fine di un mito, di un’Inter che di lì a pochi anni sarebbe stata risucchiata da una crisi senza fine come quella che Suning, oggi, spera di scacciare via con i nuovi investitori dopo aver riportato la società nerazzurra al trionfo. Oggi è l’anniversario della vittoria in Champions, chiaro, sono 11 anni: ma, sempre oggi, compie cifra tonda anche un altro trionfo della storia interista. Stiamo parlando della prima Coppa UEFA vinta il 22 maggio 1991 nella doppia finale contro la Roma. Trenta anni fa, tondi tondi.
Se è permesso, allora, oggi parliamo di questo: parliamo di una finale di ritorno, quella di trent’anni fa contro la Roma, che si risolse anch’essa in una sconfitta indolore, un 1-0 maturato all’Olimpico dopo il 2-0 che l’Inter di Trapattoni aveva rifilato ai giallorossi di Bianchi nella sfida d’andata a San Siro. Un po’ come la sconfitta indolore nella semifinale del Camp Nou nel 2010, senza però gli idranti a interrompere i festeggiamenti della banda di Trapattoni, dacché i minuti successivi di una finale sono fatti apposta per quello: festeggiare, disperarsi, complimentarsi con l’altro, dirsi addio fuggendo in auto verso il futuro o, semplicemente, ripensare alla propria carriera e scoprire ogni volta di non aver risolto quel bivio che la finale poteva rappresentare.
Dopo quella finale, dopo quella Coppa UEFA, ad andarsene dall’Inter, sarebbe stato Trapattoni, esattamente come Mourinho diciannove anni dopo: la destinazione sarebbe stata la Juventus, di nuovo, a cercare nuove sfide dopo la sfida vinta un minuto prima contro la Roma. Una sfida vinta, complessivamente, per due reti a una: il gol giallorosso di Rizzitelli, all’81esimo della finale di ritorno, bastò alla Roma per vincere la partita, ma non per vincere la finale. All’andata, come detto, era finita 2-0: firmato, Matthaus e Berti. Tanto bastò per vincere la coppa.