Il calcio è uno sport fatto di cicli, che si aprono e si chiudono continuamente. Nella sua storia recente, l’Inter ne ha avuti molti, ma uno dei più importanti si è aperto il 15 febbraio 2009. Contemporaneamente, però, si chiudeva l’avventura in nerazzurro di uno dei giocatori più amati dalla tifoseria interista.
Il 15 febbraio 2009, finiva la girandola dei gol regalati da Adriano agli spettatori della Curva Nord di San Siro, mentre si spalancava la strada per la consacrazione di José Mourinho come allenatore dell’Inter. O perlomeno: come allenatore capace di vincere un derby: requisito minimo e fondamentale per andare d’accordo col mondo interista.
All’andata, infatti, il Milan aveva battuto l’Inter per una rete a zero, nella prima stracittadina di campionato disputata dallo Special One sulla panchina dei nerazzurri. Al ritorno, invece, Mou al Milan le ha letteralmente tornate, non è un gioco di parole: pratica chiusa già nel primo tempo, con i gol di Adriano (29esimo minuto) e Stankovic (43esimo).
Il resto è stata amministrazione, il gol di Pato al 71esimo per il 2-1 ha impensierito i nerazzurri sino a un certo punto: da quel 15 febbraio 2009 anche Mourinho sarebbe entrato nel novero degli allenatori nerazzurri capaci di vincere un derby. Un’altra storia, invece, stava volgendo al termine.
La storia ai titoli di coda è quella di Adriano: l’Imperatore, all’Inter dal 2004 fatta salva una parentesi in prestito al San Paolo, quell’anno avrebbe disputato la sua ultima stagione in nerazzurro prima di passare al Flamengo. E proprio quel 15 febbraio 2009 Adriano segnò la sua ultima rete su 74 totali messe a segno con il club meneghino, quella del momentaneo 1-0, nel primo derby di Mou da ‘sindaco’ di Milano.
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