CHE FINE HA FATTO – Giovanni Pasquale, da Ronaldo al gol ad Anfield ma sempre con l’Inter nel cuore
Il calciatore italiano ha militato nelle fila nerazzurre per diverse stagioniNella carriera di un calciatore capita spesso che i sogni custoditi nel cuore fin da bambino possano diventare realtà. E così è stato per Giovanni Pasquale, ex giocatore di professione terzino che a lungo ha militato nella Serie A italiana. Proprio lui è il protagonista della puntata odierna di “Che fine ha fatto”, la rubrica curata da Passioneinter.com che vi porta alla scoperta dei profili che hanno vestito la maglia nerazzurra.
IL SOGNO NERAZZURRO – Parlavamo di sogni ad inizio articolo, torniamo ad approfondire questo argomento. Per Pasquale infatti l’esperienza interista è stata un vero e proprio sogno, come lui stesso ammetterà nel corso di diverse interviste. Il suo cuore – fin dalla giovane età – appartiene all’Inter, ed una volta completata tutta la trafila delle giovanili arriva la possibilità di esordire anche in prima squadra: è il 25 settembre del 2002 e l’avversario è l’Ajax, in Champions League. Più avanti arriverà anche l’esordio in Serie A contro il Piacenza. Di quelle prime settimane Pasquale racconterà, ai microfoni di Gianlucadimarzio.com: “Le prime volte dovetti marcare un certo Ronaldo…“. Un inizio decisamente col botto. Il susseguirsi di numerosi allenatori alla guida del club non giova al talento nerazzurro, che non riesce ad imporsi come titolare negli anni a venire fino ad arrivare all’inizio di una serie di prestiti, iniziati nell’inverno del 2005.
IL POST INTER – Dopo sei mesi al Siena, si trasferisce al Parma: qui trova un’ottima continuità sia a livello di presenze che a livello di qualità delle prestazioni. La fortuna gli girà però le spalle e subisce un infortunio che lo costringe a perdere la parte centrale della stagione. Al suo rientro fatica a ritrovare la forma migliore e finisce col perdere il posto da titolare. Dal 2006 si trasferisce a titolo definitivo al Livorno: qui ritrova fiducia in sé, macinando molte presenze. L’Udinese ne osserva attentamente le prestazioni e decide di portarlo in bianconero nell’estate del 2008.
LE STAGIONI DA RICORDARE AD UDINE – E’ proprio in Friuli che Pasquale raggiunge l’apice della sua carriera. Sotto la sapiente gestione di Francesco Guidolin il terzino ex Inter matura fino al punto di diventare un validissimo jolly anche a centrocampo. Dopo la gioia del primo gol in Serie A (il 1 marzo del 2009 contro il Lecce) arrivano anche le gioie di squadra: l’Udinese è irresistibile in campionato e si qualifica prima per la Coppa UEFA, poi nel 2010 addirittura per i preliminari di Champions League – poi persi contro l’Arsenal. L’Europa League però gli porterà in dono un gol da non scordarsi mai: ad Anfield l’Udinese vince contro il Liverpool, merito proprio del terzino italiano che porta il risultato sull’1-3 (la gara finirà poi 2-3). Un risultato storico che in poche squadre italiane hanno il vanto di poter esibire. Conclude l’esperienza con il club friulano a 35 anni e dopo una breve esperienza in prestito al Torino.
IL RITORNO A CASA E IL POST CARRIERA DA GIOCATORE – Dopo l’addio all’Udinese nel 2016, l’anno successivo firma per il Venaria, squadra che lo aveva portato a vestire le maglie della Pro Vercelli e dell’Inter. Il ruolo è quello di allenatore-giocatore fino alla fine del 2018, quando appende definitivamente gli scarpini al chiodo per diventare a tutti gli effetti il primo allenatore della squadra.