CHE FINE HA FATTO – Youri Djorkaeff, “il Serpente” franco-armeno e la sua rovesciata indimenticabile
Talento indiscutibile, eleganza senza pari e quella rovesciata rimasta nei cuori dei tifosi nerazzurriCampioni, meteore, mancate promesse e tanto altro: la storia dell’Inter è ricca di profili che, in un modo o nell’altro, hanno lasciato la propria impronta. Ogni squadra ha il suo Pelé brasiliano, ma non è escluso che possa avere anche il Pelé portoghese.
La rubrica “Che fine ha fatto?” di Passioneinter.com rivela qual è stato il destino di chi è riuscito a lasciare la sua traccia e di chi invece è passato inosservato. Oggi è il turno di Youri Djorkaeff.
L’ESPERIENZA NERAZZURRA – “Il Serpente“, così soprannominato, sbarcò a Milano nel 1996, dopo una stagione con la maglia del PSG condita dalla vittoria da protagonista della Coppa delle Coppe; i nerazzurri infatti riuscirono a soffiare il talento francese, di origine armena, al Barcellona di Johann Cruyff, che fin da subito aveva mostrato tutto il suo apprezzamento per la classe e l’estro sopraffino del calciatore nato a Lione. Djorkaeff militò nell’Inter per 4 stagioni, mettendo a segno ben 39 reti e 8 assist in 129 presenze; con la maglia nerazzurra Youri riuscì anche ad arricchire il proprio palmares personale grazie alla vittoria della Coppa Uefa nella stagione 97/98, premio al quale si aggiunsero in seguito la Coppa del Mondo e l’Europeo vinti con la maglia della nazionale francese rispettivamente negli anni 1998 e 2000. Il momento più saliente della carriera di Djorkaeff con la maglia nerazzurra è stata senza ombra di dubbio la rovesciata che ha sancito il momentaneo 2-0 sulla Roma nella partita di campionato giocata a San Siro il 5 gennaio 1997: un misto di genialità, classe e capacità balistiche fuori dal comune che rimarrà indelebile nella mente dei tifosi interisti e di tutti gli amanti di questo sport.
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DOPO L’INTER – Il franco-armeno lasciò l’Inter nella stagione 1999/2000 dopo alcuni dissapori ma soprattutto equivoci tattici dovuti alla coesistenza con Ronaldo “Il Fenomeno” e Roberto Baggio. Nonostante questo Youri non rinnegò mai i colori nerazzurri ai quali resterà indelebilmente legato e che saranno presenti anche nella sua vita post-calcistica. Dopo l’esperienza all’Inter Djorkaeff approdò, all’età di 31 anni, al Kaiserslautern per poi passare in Inghilterra, militando con la maglia di Bolton e Blackburn, esperienze nelle quali non riuscì a vincere ulteriori titoli senza però perdere mai il vizio del gol e l’eleganza che lo contraddistingueva. Chiuderà poi l’attività agonistica al N.Y. RedBulls giocando fino al 2007.
CHE FINE HA FATTO – Ad oggi, Djorkaeff vive stabilmente negli USA; qui ha iniziato la carriera da imprenditore lanciando un proprio brand di abbigliamento, la Maison ZILLI, con la quale ha svolto anche molte attività benefiche di raccolta fondi. Inoltre ha dato vita alla Youri Djorkaeff Foundation, associazione attraverso la quale vuole assicurare il diritto a giocare ad uno sport meraviglioso come il calcio a tutti quei bambini e ragazzi che non hanno le possibilità economiche e sociali; con questa ha anche lanciato un InterCampus a Inwood, a nord di New York.