Giocatori dell’Inter: i più forti di tutti i tempi
Nel calcio, così come in altri sport, le statistiche riguardanti le performance dei giocatori sono uno degli aspetti più avvincenti e interessanti per semplici tifosi e professionisti del settore. Con l’ausilio delle tecnologie moderne, è possibile elaborare dati molto strutturati e complessi, come i chilometri percorsi in campo, la velocità raggiunta dal giocatore, le percentuali del possesso palla o la forza del tiro in porta.
Con questa mole di dati a disposizione, è diventato ancora più interessante valutare i calciatori, anche se occorre ricordare sempre che l’analisi quantitativa basata su valori statistici non può mai essere disgiunta da un?analisi qualitativa basata su osservazione, esperienza e spirito d?osservazione. Nel prossimo paragrafo si tenterà di spiegarne la ragione.
Le abilità calcistiche: come valutarle
Per valutare correttamente un calciatore occorre tenere in considerazione tutte le abilità a lui richieste: abilità motorie (velocità, resistenza, coordinazione), abilità tecniche (tiro, dribbling, controllo palla, etc.), abilità tattiche (visione di gioco, strategia) e abilità psicoattitudinali (spirito di squadra, capacità di reggere lo stress, motivazione, tenacia, etc.). Visto l’ampio numero di ?competenze? richieste a un calciatore, la preparazione atletica è oggi una materia complessa che vede la partecipazione e la collaborazione tra diversi specialisti: allenatori, personal trainer, medici sportivi, fisioterapisti e psicologi dello sport. Per valutare le abilità motorie, è importante disporre di dati sulle performance fisiche dei calciatori. Una delle abilità misurabili ormai con grande precisione è la velocità, che è anche una delle caratteristiche più importanti nel profilo di un atleta. La velocità, infatti, dipende sia dalla resistenza sia dalla reattività del sistema muscolare del calciatore, che non deve solo andare veloce, ma anche cambiare direzione in modo rapido e imprevedibile e alternare momenti di sprint a momenti di improvvisa decelerazione. Proprio per questo motivo, oggi la preparazione atletica del calciatore non si limita all’allenamento in campo, ma include anche un training mirato in sala pesi. Come ricorda Fitness Service Srl, azienda specializzata in distribuzione di attrezzature da fitness (professionali e home), per allenare la velocità occorre alternare alla corsa su strada la corsa su un buon tapis roulant (si vedano quali sono i migliori modelli di tapis roulant sul sito dedicato di Fitness Service) e affiancare al podismo l’allenamento funzionale a corpo libero o con attrezzi da palestra. Le abilità tecniche possono essere valutate prendendo visione delle statistiche disponibili su un calciatore. Tali statistiche solitamente includono i gol segnati o parati (se si tratta di portieri), ma anche gli assist, i calci d?angolo o i rigori andati a buon fine. Le abilità tattiche e quelle psicoattitudinali sono le più difficili da misurare perché non si basano su dati numerici ma su osservazioni di carattere qualitativo. A tal proposito, è buona norma affidarsi al parere di opinionisti esperti o testate sportive autorevoli, senza lasciarsi contaminare dalle ?chiacchiere da bar? che spesso non hanno alcun valore.
I calciatori neroazzurri più forti: chi sono
Dalla premessa fatta, sarà ormai chiaro che è impossibile descrivere le abilità di un calciatore fermandosi al dato numerico. Ciò ha un valore ancora maggiore se si prendono in considerazione i calciatori del passato, che non erano sottoposti ai sistemi di misurazione delle performance utilizzati nel calcio moderno. Per tale motivo, nella scelta dei migliori calciatori dell’Inter sono stati considerati sia dati statistici (numero di vittorie, record etc.) sia informazioni di tipo qualitativo e storico. Anche tenendo in considerazione un insieme complesso di elementi, è stato difficile limitare la selezione dei giocatori più forti ai tre presenti in questo articolo. È pertanto doveroso precisare che la lista avrebbe potuto essere molto più lunga e che alla fine la scelta è ricaduta su tre atleti ?simbolo? dell’Inter più che sui tre calciatori in assoluto più forti, che sarebbero ben più di tre.
Giuseppe Meazza
È impossibile parlare dei calciatori interisti più forti di sempre senza citare Giuseppe Meazza, l’attaccante neroazzurro considerato da molti il miglior giocatore italiano di tutti i tempi. Meazza venne scartato dal Milan a causa del fisico poco prestante, ma di lì a poco si sarebbe rivelato una delle più grandi promesse del pallone italiano ed internazionale, tanto da prestare il suo nome allo stadio milanese di San Siro. Entrò nell’Inter a soli 14 anni, esordendo in Prima squadra a 16. Con lui, l’Inter vinse la Serie A del 1929-30, edizione che vide Meazza aggiudicarsi anche il titolo di capocannoniere. Ma l’Inter deve al mitico giocatore anche qualcos?altro: la scoperta di Sandro Mazzola, avvenuta negli ultimi anni di carriera, quando Meazza era allenatore del settore giovanile dei neroazzurri.
Sandro Mazzola
Alessandro Mazzola, classe 1942, è stato uno dei giocatori italiani più forti di sempre. Ha giocato con il ruolo di centrocampista e attaccante. Tra le sue qualità principali vi erano il dribbling e lo scatto. Con l’Inter ha realizzato numeri da record, vincendo 4 scudetti (?63, ?65, ?66 e ?71), due Coppe Campioni e due Intercontinentali. In totale ha segnato in maglia neroazzurra 160 reti in 564 partite.
Javier Zanetti
Zanetti, oggi vice presidente dell’Inter, ha lasciato la carriera da calciatore nel maggio 2014, dopo quasi dieci anni in maglia neroazzurra. L’argentino esordì infatti al Meazza il 27 agosto 1995 contro il Vicenza e restò in maglia neroazzurra fino alla conclusione della stagione calcistica 2013-2014, divenendo capitano nel 1998. Nella squadra neroazzurra, Javier Zanetti è stato il giocatore con più presenze (615) e con più stagioni giocate con la fascia da capitano (ben 15). L’argentino è stato anche il giocatore dell’Inter con più vittorie: 5 scudetti, 4 Coppe Italia, 1 Champions League, 1 UEFA, 1 Coppa del mondo per club e 4 Supercoppe italiane, per un totale di 16 premi. Tra le sue qualità principali ci sono il dribbling, il possesso palla e la capacità di progressione, ma anche la costanza, la tenacia e la perseveranza, che gli hanno consentito di non arrendersi mai e di dare sempre il massimo fino a diventare uno dei simboli stessi dell’Inter.