Inter, i calciatori simbolo di ogni decennio: 11 campionissimi per 111 anni
In anni di storia l'Inter ha sempre concesso alla storia del calcio una miriade di campioni. Ecco i simboli nerazzurri decennio per decennioANNI ’80: BEPPE “ZIO” BERGOMI
Gli anni ’80 si aprono e si chiudono sotto il segno dell’Inter, con la squadra nerazzurra che conquista lo scudetto prima con Bersellini e poi con Trapattoni. A Milano c’è un gran via vai di campioni, da Rummenigge a Matthaus, da Altobelli a Beccalossi. La palma di uomo del decennio però la conquista Beppe Bergomi, soprannominato da Giampiero Marini “Zio” a causa dei baffoni, che fa il suo esordio a Como nel 1981, partecipa da protagonista alla trionfale spedizione azzurra ai mondiali di Spagna ’82, vince lo scudetto dei Record con la fascia di capitano e alza al cielo anche tre Coppe Uefa, con l’Inter che torna finalmente a vincere in Europa dopo i successi degli anni ’60.
ANNI ’90: RONALDO “IL FENOMENO”
Massimo Moratti, figlio del leggendario Angelo, rileva l’Inter da Pellegrini rilancia le ambizioni nerazzurre: nell’estate del 1997 il team batte il record di trasferimento per l’acquisto di Luis Nazario da Lima, in arte Ronaldo. Il centravanti brasiliano diventa il simbolo indiscusso della Milano Nerazzurra e mette in scena prestazioni esaltanti, roba mai vista prima in un campo di calcio. San Siro gli concede il cuore e Ronaldo, prima dei problemi fisici, sempre più continui e ripetuti, risponde portando in bacheca la terza Coppa Uefa.
ANNI 2000: JAVIER “EL TRACTOR” ZANETTI
858 partite tutte con la stessa maglia, cinque scudetti consecutivi, quattro Coppe Italia, quattro supercoppe, un Mondiale per Club e soprattutto la Champions League, conquistata al Santiago Bernabeu di Madrid 45 anni dopo l’ultimo trionfo targato Helenio Herrera. Javier Zanetti è a tutti gli effetti il recordman per antonomasia della storia dell’Inter, oltre al capitano che più di tutti ha alzato al cielo i trofei più prestigiosi. Soprannominato “Tractor” per la sua capacità di corsa e i suoi polmoni di acciaio, l’argentino ha continuato a rappresentare il club anche da dirigente, ricevendo in cambio il cuore di tutti i tifosi.
ANNI 2010: DIEGO “EL PRINCIPE” MILITO
Se Javier Zanetti alza al cielo la Champions nella sera del 22 Maggio 2010 è anche merito di Diego Alberto Milito che, a coronamento di una stagione formidabile, crea scompiglio nella retroguardia del Bayern Monaco e mette a segno una doppietta. Nominato El Principe per la sua somiglianza con il calciatore Enzo Francescoli, Milito gioca in nerazzurro 171 presenze e mette a segno 75 reti, quasi tutte di pregevole fattura e di notevole importanza.
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