Inter-Juventus è una partita che ha segnato la storia della Serie A. Una grande rivalità segnata da tante sfide memorabili e da non poche polemiche. Il Derby d’Italia è da sempre una delle partite più sentite del campionato italiano e stasera, a San Siro, si scriverà un nuovo capitolo. Tuttavia, l’ultimo precedente a Milano tra le due squadre non è una partita di campionato.
Il 12 gennaio 2022, va in scena la sfida di Supercoppa Italiana. Al Giuseppe Meazza, si affrontano l’Inter, Campione d’Italia, e la Juventus, vincitrice dell’ultima Coppa Italia. Si tratta del primo trofeo in palio della stagione, la prima occasione per Inzaghi di infoltire la bacheca dei nerazzurri.
Si tratta di un Derby d’Italia e di una finale. Pertanto, la partita non può che essere tattica e bloccata (anche se la finale di Coppa Italia di qualche mese dopo smentirà quest’assunto). L’Inter tiene il pallino del gioco, ma non riesce a essere incisiva. In vantaggio, allora, ci va la Juventus: colpo di testa di McKennie al 25′ e bianconeri in vantaggio al primo vero pericolo creato.
Gli uomini di Inzaghi non si scompongono e cercano la parità immediata. Che arriva. Al 35′, Lautaro Martinez segna su rigore, concesso per un atterramento di Dzeko da parte di De Sciglio. L’inerzia della gara torna a favore dei nerazzurri.
Il risultato, però, non cambia. L’Inter ci prova, ma non sembra in grado di aprirsi uno spiraglio nella difesa juventina. Non bastano i 90′ e si va ai supplementari, durante i quali i nerazzurri continuano a cercare il gol decisivo, ma senza successo. Complice anche la stanchezza, la gara sembra trascinarsi stancamente verso i calci di rigore. E alla Juventus sembra stare bene così. All’improvviso, però, arriva la scintilla.
Minuto 120, cross dalla sinistra di Dimarco, che sembra cadere nel vuoto. Senonché, Alex Sandro, comodamente in anticipo sul pallone, tenta un improvvido retropassaggio di petto. Darmian capisce le intenzioni e riesce a spizzare il pallone verso Sanchez. El Nino Maravilla non può sbagliare a pochi passi dalla porta. Esplode la gioia di San Siro e quella del numero 7 nerazzurro, che lascia andare a un’esultanza appassionata, togliendosi anche la maglia.
A quel punto, non c’è più tempo: l’Inter batte 2-1 la Juventus e vince la Supercoppa Italiana. Inzaghi conquista il suo primo trofeo da allenatore nerazzurro e conferma il suo ottimo rapporto con le coppe. Un feeling che tornerà altre volte nel corso della sua avventura interista.
Questa sera, però, non sarà una gara di coppa e l’Inter non avrà a disposizione ii supplementari per battere gli uomini di Allegri. Dalla sua parte, in ogni caso, ci sarà proprio San Siro, uno stadio il cui calore e la sua capacità di trascinare ha pochi eguali al mondo.
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