Strama: “Domani giocheranno i giovani, lavoriamo per il futuro. Nagatomo e il Rubin…”
Dal profilo ufficiale Twitter della società arrivano le prime dichiarazioni live del tecnico Andrea Stramaccioni che torna a parlare in conferenza in occasione della sfida russa contro il Rubin Kazan. Il tecnico nerazzurro ha subito sottolineato che nonostante per questa trasferta ci siano molti assenti di lusso, l’Inter farà la partita: “Anche se non abbiamo tutti i giocatori più famosi i nostri giovani e gli altri impiegati domani sono sicuro che faranno bene. Pur avendo gran rispetto per il Rubin e sapendo che è una grande squadra, noi giochiamo solo per vincere ed essere già qualificati entrambi ci permetterà di fare una bella partita”.
Domanda inevitabile poi sui giovani: “I giovani in campo per noi domani sono la prova del grande lavoro fatto col settore giovanile. Senza Cassano e Milito? Palacio è il più esperto, Coutinho, Garritano e Livaja la prova che stiamo lavorando per futuro”.
Un giudizio poi sull’avversario: “Ho grande rispetto per l’allenatore del Rubin, fra i migliori d’Europa. Si parla poco di lui, ma ho visto tante sue partite. Il loro allenatore ci metterà in difficoltà come ha fatto a Milano, assisteremo a un bello spettacolo. Sapevamo che al sorteggio c’erano tre trasferte molto lontane, ne abbiamo centrate 2. Il Rubin è avversario di alto profilo”.
Nagatomo, perché non convocato? Strama spiega e nomina anche Cassano: “Nagatomo non è tra convocati, ho scelto di lasciarlo a Milano perché ha viaggiato molto ultimamente, ma oggi si è allenato. Anche Cassano si è allenato insieme ad altri undici ad Appiano”. Sulla formazione poi, svela: “Per domani qui ci sono 10 ragazzi pronti con meno di 21 anni, qualcuno di loro sicuramente giocherà”. Stramaccioni analizza poi il momento della squadra e la gestione degli uomini: “L’Inter sta affrontando una grandissima emergenza, tante partite senza tre centrali più esperti e senza cinque centrocampisti. Eppure abbiamo giocato mantenendo sempre le nostre caratteristiche e senza aver perso identità. Se in una prima fase dell’Europa League era una scelta fare i cambi, ora è una necessità. Domani ce la giochiamo, sicuramente dai sedicesimi in avanti sarà più difficile cambiare così tanti giocatori”. Segui @IlariaTriplete