Stramaccioni: “Costretto a terminare il contratto, le regole vanno rispettate. Inter? La porto nel cuore”
Il tecnico italiano ha chiuso ieri la sua esperienza sulla panchina dell'EsteghlalDopo aver concluso anzitempo il proprio contratto con l’Esteghlal nella giornata di ieri, nonostante il primo posto ed una stagione da favola nel campionato iraniano, Andrea Stramaccioni questa mattina è intervenuto telefonicamente in diretta su Sky Sport 24. Il tecnico ex Inter ha spiegato che il club non ha rispettato alcune regole che hanno portato alle sue dimissioni. Pare, infatti, che l’Esteghlal non pagasse gli stipendi da diverso tempo nei confronti dei propri tesserati. Questo l’intervento di Stramaccioni che ha chiuso parlando anche dell’annata dell’Inter:
LA SCELTA – “Sicuramente c’è grandissima amarezza per la fine di un percorso e di un lavoro affascinante, di un’avventura sicuramente diversa nella mia carriera. Rappresenta un nuovo calcio, quello asiatico. Dispiace anche che in seguito a questa decisione ci siano state ripercussioni che hanno poco a che vedere con lo sport, ma più un risvolto politico”.
IL MOTIVO – “Purtroppo siamo stati costretti noi a terminare il contratto perché in queste mesi, siamo professionisti di alto livello, ci sono delle regole e nonostante le regole il club non è riuscito ad adempiere queste regole e dal punto di vista legale non può mantenere un rapporto con un allenatore professionista, nonostante tanti tentativi di risolvere il problema e la tristezza di lasciare un club in testa alla classifica. Era un primato che mancava da sei anni, avevamo fatto una partenza molto difficile a causa di queste difficoltà oggettive, eravamo penultimi. IN questo incide la situazione politica in Iran, le sanzioni imposte non permettono al Paese di esprimersi al 100%”.
IL CAMPIONATO – “Esperienza sicuramente positiva, una tifoseria incredibile. Giocare in stadi con 100mila persone, fare la Champions League asiatica. Rappresenta un po’ il nuovo calcio. Anche per un allenatore italiano è un grande onore e per me è un grande onore aver allenato una squadra con una tifoseria così grande e che mi stiano tributando questo riconoscimento”.
INTER – “Provo grandissima felicità, anche perché nel resto del mondo il mio nome spesso viene associato all’Inter e io la porto nel cuore. Dà una grandissima gioia vederla davanti a tutti e ora si gioca una partita importantissima col Barcellona, sono positivo e fiducioso perché San Siro ti dà quella marcia in più e anche contro il Barcellona sappiamo che, non dico niente, ma l’Inter a San Siro può tutto”.
RITORNO IN ITALIA – “Contatti con l’Italia? No, questa è una cosa che voglio chiarire. Nel momento in cui il mio avvocato ha terminato il contratto, per motivi legali qualche maligno ha dietro che c’era la volontà di accettare un’altra offerta. Ma questo è falso, non c’è alcuna offerta. Se le cose si risanassero dal punto di vista legale, tornerei già domani all’Esteghlal”.
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