Stramaccioni: “Inter, senza scontri diretti è dura. Hien colpo perfetto”
Le parole dell'ex tecnico nerazzurro

Intervistato questa mattina sulle pagine di Tuttosport, Andrea Stramaccioni ha anticipato alcuni possibili temi tattici del big match di questa sera tra Atalanta-Inter. Una prova delicata per la squadra di Simone Inzaghi che in questa stagione ha avuto non poche difficoltà ad uscire indenne dagli scontri diretti, come ribadito dall’ex tecnico nerazzurro.
Queste le parole di Stramaccioni: “E’ il grande tema di questa stagione della squadra di Inzaghi, spesso in svantaggio: vedi Milan, Napoli e Juventus all’andata e altrettanto spesso in difficoltà nei minuti finali dei big match penso alla sconfitta nel derby o alla rimonta della Juve all’andata o infine al recente pareggio di Billing al Maradona. Vincere un campionato senza guadagnare punti dagli scontri diretti è molto più complicato e Inzaghi lo sa bene”.
INZAGHI – “Lo trovo molto maturato nella gestione: ha utilizzato tutti con intelligenza, con finora evidente priorità nelle scelte per il campionato. L’Inter viene da due stagioni dove al 15 marzo era chiaramente orientata giocoforza o sulla Champions – due anni fa, col Napoli in fuga -, o sul campionato – lo scorso anno, con la sconfitta il 13 marzo a Madrid -; invece questa è la prima stagione di Inzaghi dove, al 16 marzo, è in lotta per tutto… E lui non si è mai nascosto, anzi ha conferito fiducia e minuti a molti elementi oltre agli undici titolarissimi. Anche perché sta avendo molti più infortuni rispetto la scorsa stagione, ultimi quello di Dimarco e De Vrij che non saranno a Bergamo”.
CALENDARIO INTER – “Come gestirlo? Pensando partita per partita: e non è una frase fatta. Mi riferisco alle condizioni dei singoli al termine di ogni gara, alla gestione dei recuperi. Ogni minuto va gestito con intelligenza, anche nei viaggi e nell’organizzazione degli allenamenti. Anche un’ora in più di sonno può essere decisiva”.
ACERBI – “Duello con Retegui? ‘Ace’ è un difensore di un’intelligenza calcistica rara, ‘legge’ sempre prima le intenzioni dell’avversario e, come centrale dei tre, oggi è uno dei difensori più affidabili d’Europa. Ha caratteristiche diverse da ‘Wally’ (Samuel, ndr) che aveva più forza e velocità esplosiva ed era più marcatore di lui. Di Francesco invece non percepisci le lacune perché possiede la capacità di mettersi sempre in una situazione di forza contro il suo avversario: è un libero che sa duellare e marcare senza problemi”.
HIEN EREDE DI ACERBI – “Hien per una difesa a tre è perfetto e viene da un anno e mezzo di scuola con ‘Sir Gasp’… Perciò è un giocatore con conoscenze di copertura difensiva ma non ha paura a marcarti nell’uno contro uno lontano dalla porta”.
INZAGHI BESTIA NERA DI GASPERINI – “Perché il 3-5-2 di Inzaghi, quello dei tempi della Lazio e quello dell’Inter, hanno concetti di gioco interpretati da singoli di qualità tali che, se l’Atalanta non gioca al limite della perfezione, possono dare diversi problemi alla loro fase difensiva. Sono scuole contrapposte, aggressiva, intensa, verticale e uomo su uomo quella di ‘Sir Gasp’; palleggiata, spesso orizzontale, di qualità e “zonale” quella di Inzaghi. L’intensità gasperiniana può creare problemi all’Inter cosi come le individualità dell’Inter possono far saltare il banco della struttura bergamasca. Non vedo l’ora che il pallone si muova…”.
NICO PAZ ALLA LUIS ALBERTO – “E’ la miglior mezzala di qualità prendibile della serie A. Deve lavorare un po’ di più senza palla, ma ha tutto per diventare un giocatore importantissimo. Ma ora non è il momento di parlare di mercato”.
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