Andrea Stramaccioni, doppio ex della sfida tra Roma e Inter, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per parlare del match che andrà in scena domenica 10 gennaio alle ore 12.30. Un vero e proprio scontro diretto che, lo ricordiamo, sarà visibile su DAZN. Attiva ora il tuo abbonamento.
La sua analisi e la sua impressione sulla sfida. Ecco le sue parole:
PROVA DEL NOVE – “Prova del nove per entrambe? Secondo me per l’Inter, per tanti motivi. Per la aspettative, per la prestazione di Genova che non è stata come ci si aspettava e lascia l’amaro in bocca dopo il ko del Milan. Per la Roma invece sono quelle partite che aspetti: ora gioca un buon calcio, ha valorizzato dei giocatori. Secondo me la pressione sarà tutta sulle spalle dell’Inter“.
LUKAKU – “In queste partite è importante l’opinione del singolo e nessuno conosce il proprio motore meglio di un giocatore: se si sente di giocare, allora ok dal 1′. Lukaku è uno che nel bene o nel male influenza il gioco dell’Inter e impegna sempre almeno due difensori avversari. Per la Roma è invece importante il recupero di Lorenzo Pellegrini: un grande giocatore, romano e romanista. Lui le cose migliori le ha fatte da terzo centrocampista, appoggiando l’attacco con libertà di inserimento. Da trequartista, non a caso, ha fatto le cose che a Roma ricordano tutti e nel 4-2-3-1 di Fonseca è molto utile perché in fase di non possesso diventa il terzo centrocampista“.
TERZO CENTROCAMPISTA – “E secondo me ‘il terzo centrocampista’ è il titolo e il tema dell’Inter. Per il salto di qualità serve questo, perché l’Inter è una squadre più attrezzate per il titolo, ma in questo momento è un discorso che non riesce ancora a far quadrare tra i problemi vari di Eriksen, Sensi e Vidal. In partite come quelle di Genova vedi questo tipo di difficoltà: serve un giocatore in questo senso, tra quelli che ha già Conte o dal mercato, e l’Inter diventerebbe la più forte di tutti. Ora è un’Inter che cerca di gestire di più i momenti della gara, ma nel momento in cui ha campo è devastante. L’Inter è spesso costretta a coinvolgere molti giocatori per mettere sotto pressione l’avversario, e questo inevitabilmente ti sbilancia: una grande squadra però non deve perdere l’equilibrio, ma un pochino passa sempre dal discorso del centrocampo. Secondo me la Roma ha una forte riconoscibilità data dall’allenatore, seguono le sue idee seguendo lo spartito. L’Inter ha invece delle idee di gioco ben definite, ma è più legata alle giocate di qualche campione, come Lukaku e Lautaro Martinez“.
CONTE – “L’operato di Conte all’Inter purtroppo è giudicabile solo dai risultati che porta e in questa stagione, sfumata l’Europa, il campionato diventa una priorità: basta pensare che l’anno scorso la Lazio senza le coppe stava contendendo lo scudetto alla Juve. L’Inter e il suo allenatore, purtroppo o per fortuna, saranno giudicati esclusivamente dai risultati. Poi, da un punto di vista del valore di Conte e dei suoi numeri, credo che se non è il migliore allenatore italiano ci siamo vicini“.
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