I conti dell’Inter – così come quelli di dozzine di società in tutta Europa, causa Covid – sono in zona rossa, anche se Il Sole 24 Ore parla esplicitamente di “bandiera bianca”, almeno in merito alle intenzioni di Suning circa la propria avventura alla guida del club nerazzurro. Tira aria di resa, dalle parti di Nanchino: il che può significare non solo cessione, ovviamente, ma anche, più semplicemente, l’affiancamento di un nuovo azionista per il rilancio del progetto sportivo (e il nome di Bc Partners, a tal proposito, è stato fatto mille volte). Certo è che, appunto, il progetto sportivo di Suning all’Inter si è bruscamente rallentato e questo potrebbe indurre la famiglia Zhang a sventolare la fatidica “bandiera bianca”.
Il sopra citato quotidiano economico-finanziario, in un’analisi pubblicata sulla propria edizione online, mette in fila quelle che potrebbero essere (anzi, sono) alcune cause del raffreddamento dei progetti di Suning per l’Inter: gli introiti del botteghino, fermi a quota zero praticamente da dieci mesi; la contrazione delle possibilità di manovra sul calciomercato e sugli investimenti; un bilancio in perdita di 102,4 milioni di euro al 30 giugno 2020, con ricavi in contrazione per 45 milioni di euro. Basta? Probabilmente sì, tanto basta per indurre il Governo di Pechino – non esattamente il più liberale di questo pianeta – a suonare un campanello allarme, e a Suning, tocca ripeterlo, alzare bandiera bianca.
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