Nelle scorse ore si è creato un grande caos, sui social ma non solo, riguardo alla notizia lanciata dal Wall Street Journal. Secondo la testata statunitense, il Partito comunista cinese ha preso un provvedimento che, tra le altre cose, scoraggia le proprietà all’estero dei funzionari pubblici.
Visto che il patron Zhang Jindong, proprietario del colosso Suning, ha ricoperto e ricopre importanti incarichi pubblici in Cina molti hanno pensato che questo provvedimento potesse avere ripercussioni dirette sull’Inter ma in realtà la faccenda sarebbe diversa. Come ha scritto il Corriere dello Sport, dal club nerazzurro fanno notare che: “il provvedimento, conseguenza delle tensioni tra Pechino e gli Usa, risale a marzo e che, nel caso, avrebbe dovuto avere il suo impatto su Suning. Peraltro, oltre a non essere confermato se Zhang jr. abbia ancora incarichi nel partito e di che tipo, non è chiaro nemmeno se la direttiva sia retroattiva”.
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