Non ha più l’aria di essere un bluff, non sembra più una boutade volta allo scopo di battere cassa alla UEFA per poi ripristinare l’ordine costituito: non si sarebbero, insomma, spinti così tanto in là i club che intenderebbero dare vita alla Super League, se non ci fosse un progetto reale oltre il tunnel infuocato che rischia di attendere il calcio mondiale per tutta la prossima estate. E’ materiale serio, da maneggiare con cura, soprattutto perché le ritorsioni di UEFA e FIFA contro le società che cercano autonomia in dissenso alle politiche proprio di UEFA e FIFA non si faranno attendere: anche se, ormai, l’impressione è che le società secessioniste si sentano già fuori dalla giurisdizione delle confederazioni europea e mondiale. Al di sopra di esse.
Domani sarà una giornata-fotocopia di quella di oggi, altra bufera, occorre mettersela via: è probabile che la UEFA anticipi la decisione che dovrebbe essere ratificata nel consiglio direttivo straordinario di venerdì prossimo ed escluda Manchester City, Chelsea, Real Madrid, Manchester United e Arsenal dalle competizioni europee attualmente in corso. In Champions League rimarrebbe solo il Paris Saint-Germain (sarà eletto vincitore?) e in Europa League Roma e Villarreal (si affronteranno in finale?). Da parte della FIFA, invece, ci si attende parole da parte di Infantino: e saranno parole durissime, certo. Anche se rischiano di essere parole di un presidente non più riconosciuto dai loro destinatari.
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