Tagliavento: “Le manette di Mourinho e il gol di Muntari: vi racconto tutto”
L'ex arbitro è stato intervistato sulle pagine de La Gazzetta dello SportL’ex arbitro Paolo Tagliavento, che ha da poco appeso il fischietto al chiodo per intraprendere un nuovo percorso professionale da dirigente (inizierà alla Ternana), ha rilasciato un’interessante intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, dove ha fatto un’interessante retrospettiva sulla propria carriera al fischietto appena conclusa. Le manette di Mourinho, il gol fantasma di Muntari e le polemiche di questa stagione: abbiamo cercato di raccogliere gli spunti più interessanti in questo riassunto.
MOURINHO E LE MANETTE: “Non l’ho mai più incontrato. Quella è stata la partita della svolta, ho dimostrato di poter dirigere a grandi livelli. E in campo ero tranquillo, sapevo di aver preso le decisioni giuste, comprese le 2 espulsioni interiste”.
IL GOL DI MUNTARI: “Sembra un secolo fa, perché oggi quella situazione sarebbe risolta in un secondo. Avevo la sensazione che il pallone avesse varcato del tutto la linea, se vedete le immagini ho già il braccio a indicare il centrocampo. Ma serviva l’ok dell’assistente che era nella posizione migliore, mentre io era al limite dell’area. Era concentrato sul fuorigioco e si perse il gol, mi disse che Buffon aveva parato sulla linea. Peccato”.
LA VAR: “Un grandissimo aiuto, il Mondiale lo sta confermando. E le dico che all’inizio io ero scettico, ma i dubbi sono stati spazzati via: gli errori diminuiscono in modo drastico e il clima in campo è più tranquillo. E poi è perfetta come deterrente, pensate alle proteste o alle simulazioni”.
GLI ERRORI CHE CANCELLEREBBE: “A parte Muntari, un Juve-Inter 1-3 diretta molto male. E poi il gol tolto al Crotone contro il Cagliari nell’ultimo campionato: potevamo fare molto meglio”.
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