Tanti soldi spesi, nessun rendimento da top player. Per Libero l’Inter è “campione di scemenze”, ma…
Le due facce della stessa medaglia delle ultime campagne acquisti dell'InterA fronte di un ritorno in Champions League maturato la scorsa stagione e di un annata in cui, al momento, l’Inter è al terzo posto in classifica, urge fare una riflessione su quella che è stata la conduzione delle ultime campagne acquisti del club da tre anni a questa parte. Infatti, a fronte di numerose intuizioni da parte del management nerazzurro (De Vrij ed Asamoah a 0, Perisic pagato 18 milioni e tante altre), è pur vero che tantissimi soldi sono stati spesi, o per meglio dire buttati, su giocatori che si sono rivelati flop totali e che hanno addirittura costretto la società a cederli.
Nel corso di questi tre anni, infatti, sono stati spesi 66 milioni di euro tra Gagliardini, Dalbert e Vecino nel 2017, sommati a quelli dell’annata precedente per Joao Mario, Gabigol e Candreva, che ammontavano a 95. Nell’annata 2015/16, quando ancora Suning non era sbarcata a Milano, furono invece investiti 83 milioni per profili come Kondogbia, Shaqiri, Jovetic, Felipe Melo ed Eder. Un mare di soldi che, se spesi con la stessa oculatezza con cui sono stati acquistati altri giocatori, probabilmente avrebbero consentito all’Inter di essere molto più avanti nel progetto che sta portando avanti.
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