Tare (ds Lazio): “Dopo il mio incidente, mi voleva l’Inter. Poi prese Batistuta”
Le parole del direttore sportivo della Lazio sul suo mancato arrivo all'Inter da giocatoreIgli Tare, direttore sportivo della Lazio, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport in vista della sfida tra Juventus e Lazio di domani. L’ex calciatore si è soffermato anche sul suo mancato approdo all’Inter quando ad allenare i nerazzurri c’era Hector Cuper. Ecco le sue parole: “Incidente in auto? Ero mezzo svenuto. Sentivo Sereni urlare con l’anca spostata, vedevo il sangue di un amico in auto con noi e la faccia di Roberto Guana: sentito il botto, era uscito di casa. Quella sera non dovevo neanche andarci, in discoteca e mi telefonò mio fratello: “Bastardi, in tv fanno vedere un’auto che non è la tua”. Era la mia, ma così distrutta che non poteva credere che non fossimo tutti morti. Pensai di aver toccato il fondo: “Non giocherò più”, mi dissi. Invece sei mesi dopo mi voleva Cuper all’Inter, Corioni mi raccontò la telefonata di Moratti: “Lo so che mi servirebbe Tare, ma devo prendere un grande nome”. E prese Batistuta“.
Sul rapporto con la Juventus, Tare ha chiarito la posizione della società biancoceleste: “Il contrasto politico Agnelli-Lotito è lampante, ma con Paratici zero problemi: neanche per Keita, Milinkovic o De Vrji, che non andrà alla Juve anche se il suo nome è passato sul loro tavolo”.
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