Dovrebbe essere l’estate delle certezze e invece, semplicemente, sarà tutto il contrario: colpa di un fenomeno chiamato Covid, certo, ma colpa anche di un Governo – quello cinese – che non si scopre oggi non essere l’esempio archetipico di un governo liberale (specie sul piano economico), e di una proprietà – quella di Suning – che sta faticando e non poco a trovare il nuovo azionista da far entrare nel pacchetto dell’Inter. Normale che, a questo punto, nonostante lo Scudetto in tasca, alcuni tesserati possano porsi delle domande: e tra questi, anche Antonio Conte, di cui Carlo Tavecchio, ex presidente della FIGC che lo portò ad allenare la Nazionale, ha parlato ai microfoni di GR Parlamento.
“Ho parlato con lui molto al telefono due giorni fa – ha detto Tavecchio – E’ contento, ma anche lui vede degli orizzonti nuvolosi. Non abbiamo parlato della sua possibile permanenza all’Inter ma sono convinto che farà di tutto per restare compatibilmente con quello che potrà offrire oggi il sistema economico. I milioni netti che percepiscono gli allenatori, non saranno così facili in futuro”.
Alcuni club, in verità, una via d’uscita l’avevano individuata nella Superlega, ma Tavecchio commenta: “Il problema è che tutti gli italiani sono contenti ma stanno ballando sul Titanic e prima o poi arriverà l’iceberg rappresentato dai problemi economici delle grandi società. L’UEFA non può sparare sul pianista perché nessuno ha i soldi per le multe. Sarà una situazione difficoltosa per tutti in estate. Se non cambia la situazione della pandemia non so come si potranno utilizzare gli stadi, anche col 20% del pubblico sarebbe una tragedia”, chiosa.
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