In casa Inter sale la tensione: duro faccia a faccia tra i dirigenti e Inzaghi
Futuro in bilico per il tecnico?La sconfitta contro la Juventus potrebbe lasciare strascichi in casa Inter, non solo dal punto di vista sportivo. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport infatti, la dirigenza non avrebbe affatto digerito l’ennesima sconfitta in campionato, la quinta in tredici partite, e sarebbe pronto un duro confronto con il tecnico. Lo spettro dell’esonero torna a bussare alla porta di Inzaghi?
La società, per smaltire la rabbia, ha aspettato oggi per affrontare l’argomento a mente lucida, ma non c’è dubbio che non verrà indorata la pillola all’allenatore, anzi. Così non va, è evidente a tutti in casa Inter. E anche Marotta non si è nascosto, come dimostrato dalle parole di ieri. Verranno fatte “riflessioni profonde” sulla situazione. Serve una scossa, un’inversione di tendenza. L’Inter non può permettersi questi errori e questo andamento a singhiozzo. Non ci si può mai accontentare, men che meno in una società così.
Non si può mettere a repentaglio il quarto posto, ma la media da retrocessione in trasferta preoccupa. E non basta il cammino europeo a sistemare la situazione, visto che non c’è solo la Champions. Bisogna mettere tutto in campo anche in Serie A, cosa che finora non si è mai vista. Ecco perché i dirigenti interverranno in prima persona in maniera decisa per chiarirlo una volta per tutte.
L’OPINIONE DI PASSIONE INTER
Al momento Inzaghi ha ancora parecchio credito, ma è meglio non tirare troppo la corda. Il tecnico infatti ha le risorse per puntare in alto, la società, nonostante le difficoltà economiche, lo ha assecondato in tutto e per tutto ove possibile, rinunciando anche a cessioni importanti in estate per rimpinguare le casse. Naturalmente ora però vogliono i risultati e non si può campare in eterno di rendita per la Coppa Italia e la Supercoppa, specie visto che anche l’anno scorso lo Scudetto era un traguardo più che alla portata. La situazione in campionato è preoccupante e il tecnico non può che finire sul banco degli imputati, specie perché ripete sempre i medesimi errori. Parlare di possibile cambio di panchina è prematuro, ma se l’andazzo dovesse rimanere questo, non è utopia.
Qualcosa rischia di incrinarsi tra società e guida tecnica, e senza parafulmine Inzaghi può seriamente complicare la propria situazione futura. Senza un’inversione di tendenza e con un quarto posto a rischio, è inevitabile che, nello scenario peggiore, la società possa prendere provvedimenti. Ancora una volta, forse, il rinnovo in panchina è stato fatto troppo presto. A pancia piena, senza fame, si tende sempre a mettere i remi in barca, in qualsiasi ambito.