Inter, da Pistone a Dalbert: a sinistra ne sono passati 27 in 20 anni!
Carrellata dei terzini mancini che hanno vestito la maglia nerazzurra nelle ultime due decadi: pochi top tra flop e "desaparecidos". Ora tocca al brasiliano in arrivo dal NizzaI FLOP
La foltissima schiera dei flop si compone di giocatori accomunati da un’altissima aspettativa poi ‘tradita’ chi per un motivo che per un altro. Emblematico è il caso di Alessandro Pistone: nell’estate del 1996 l’allora allenatore dei nerazzurri Roy Hodgson disse di preferirlo a un giovanissimo Roberto Carlos, colpevole di essere troppo indisciplinato tecnicamente. Così il brasiliano fu ceduto al Real Madrid, con cui diventò il difensore mancino di fascia più forte di sempre e fece incetta di titoli, mentre Pistone rimase in nerazzurro per un’altra anonima stagione. Fu poi la volta di Taribo West e Gilberto da Silva: il primo, poi riscopertosi stopper, è ricordato più per le treccine che per le azioni in campo; il secondo è stato un desaparecido, i cui 163 minuti in nerazzurro sono costati ben 10 miliardi di lire. Ma non si dimentichino Grigoris Georgatos, Christian Panucci (che però fu utilizzato più sulla fascia destra), Francesco Coco, Jérémie Brechet e Alvaro Pereira, arrivati a Milano a suon di milioni e carichi di ottimismo ma poi rivelatisi dei giocatori inadatti. E poi il celeberrimo Vratislav Gresko, giunto all’Inter nella pessima stagione 2000/01: lo slovacco raggiunse l’apice delle sue prestazioni negative in quel famoso 5 maggio 2002 – sua ultima partita con la casacca del Biscione – con il retropassaggio che permise a Poborski di siglare il momentaneo 2-2 nel match che fece scivolare lo scudetto dalla Milano nerazzurra alla Torino bianconera. Nota di demerito anche per Cesar: l’ex Lazio fu accolto con enorme entusiasmo in nerazzurro a gennaio 2006 al termine di un lunghissimo corteggiamento, ma dopo un’anonima mezza stagione fu mandato al Corinthians e quindi a Livorno, per poi ritornare a Milano nel 2007-08, senza riuscire mai a riscattarsi del tutto. Chiosa finale su Davide Santon e Yuto Nagatomo: nell’attuale rosa nerazzurra sono fra quelli che hanno totalizzato il maggior numero di presenze, ma questo vale come classica arma a doppio taglio. Lungi da noi il volerli paragonare a chi ha fatto perdere scudetti o qualificazioni Champions, ma troppe sono state le occasioni concesse e non sfruttate dai due terzini in tanti momenti cruciali: flop anche loro.
Nome | Stagione | Presenze | Gol | Assist |
Alessandro Pistone | dal 1995/1996 al 1996/1997 | 60 | 1 | 0 |
Taribo West | dal 1997/1998 al 1999/2000 | 64 | 2 | 0 |
Gilberto da Silva | 1998/1999 | 3 | 0 | 0 |
Grigoris Georgatos | 1999/2000 e 2001/2002 | 46 | 4 | 1 |
Christian Panucci | 1999/2000 | 31 | 1 | 0 |
Vratislav Gresko | dal 2000/2001 al 2001/2002 | 54 | 1 | 2 |
Francesco Coco | dal 2002/2003 al 2004/2005 | 42 | 0 | 1 |
Jérémie Brechet | 2003/2004 | 14 | 0 | 0 |
Cesar | 2005/2006 e 2007/2008 | 36 | 3 | 3 |
Davide Santon | dal 2008/09 al 2010/11 e da 2015 a oggi | 94 | 0 | 4 |
Yuto Nagatomo | dal 2010/2011 a oggi | 198 | 11 | 18 |
Alvaro Pereira | da 2012/2013 a 2013/2014 | 47 | 1 | 6 |
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