“Testa bassa e pedalare” per lo sprint finale. Conte carica così l’Inter
Il tecnico non vuole proclamiDodici match da qui fino al 23 maggio: tutto in poco meno di due mesi con un solo grande obiettivo. L’Inter domani sera scenderà sul campo del Bologna dopo tre settimane di stop – forzato e non – per riprendere la corsa così come è stata interrotta, con una vittoria in trasferta. I punti di vantaggio sul Milan sono sei – sette considerando il vantaggio negli scontri diretti – ma con una partita in meno da giocare: mercoledì 7 aprile contro il Sassuolo.
Uno sprint finale da vivere tutto d’un fiato con un traguardo – il diciannovesimo Scudetto della nostra storia – da raggiungere attraverso il lavoro e tramite un cammino che dipenderà solo ed esclusivamente da noi. La parola più utilizzata da Conte in queste due stagioni è proprio il lavoro. La squadra è cresciuta tanto, con il passare del tempo ha acquisito sempre più consapevolezza ed ora fa paura agli avversari. “Errore da non fare? Parlare. Zitti, testa bassa e pedalare”. Ecco la risposta del mister in conferenza per caricare l’ambiente. Una velata frecciata ai diretti concorrenti – protagonisti troppe volte di dichiarazioni fuori luogo o proclamatorie – ma soprattutto un messaggio ai suoi ragazzi. Se l’Inter è arrivata fin qui lo ha fatto meritatamente, in maniera umile, incassando le critiche – a volte giuste, molte altre volte meno – isolandosi dal mondo esterno e dalle accuse mediatiche. Questo gruppo ha dimostrato tanto, soprattutto di essere unito e compatto sotto la guida di un comandante. Tutti insieme verso il traguardo, verso il trionfo.