Thohir avrà diritto di veto finché avrà almeno il 10%, ecco lo statuto: Bolingbroke…
Il presidente potrà opporsi a diverse decisioni della società tra cui la possibile modifica del nome o del logo del clubIeri è stato deliberato il nuovo statuto societario del Football Club Internazionale, dal quale emerge che azionisti di minoranza come Erick Thohir, finchè deterranno il 10% delle azioni potranno porre il proprio veto su tutta una serie di decisioni. I cinesi di Suning hanno deciso di confermare l’indonesiano come presidente della società e tutto lo staff dirigenziale. In tal senso l’amministratore delegato Michael Bolingbroke continuerà ad interfacciarsi con Roberto Mancini per le spese in tema di calciomercato. A Massimo Moratti è stato chiesto di fare da consulente, proponendo giocatori e facendo sentire la sua voce quando sarà il caso.
Ma vediamo lo statuto come spiegato da calcioefinanza.it: «Chiunque avrà almeno il 10% delle azioni potrà opporre il veto, ad esempio, sull’approvazione del budget e del business plan; su investimenti e disinvestimenti (extra budget) superiori a 5 milioni di euro; sulle nomine dei dirigenti e sulle posizioni debitorie. Fino a quando – si legge nell’articolo 10.5 dello statuto – secondo le risultanze del libro soci vi siano azionisti (…) che detengano una percentuale di azioni pari almeno al 10% del capitale sociale, per la valida assunzione di qualsivoglia deliberazione e decisione relativa a qualsivoglia delle materie contenute negli articoli 9.9d (che regola anche la maggioranza qualificata in assemblea) e 10.5.4 dello statuto “sono richiesti la presenza e il voto favorevole di tutti gli amministratori”».
Inoltre, chi avrà il 10% potrà opporsi ad una modifica della denominazione societaria o del logo, cosa peraltro fatta da Suning che ha affiancato il proprio marchio al nome della squadra cinese Jiangsu.
“Tra le operazioni societarie che richiedono il parere positivo di tutti i nove membri del cda – oltre a quelle già citate, come ad esempio l’approvazione del budget – rientrano alcune meno probabili (la messa in liquidazione volontaria dell’Inter), ma altre che, invece, potrebbero essere all’ordine del giorno in futuro. Bisognerà mettere tutti d’accordo per gli aumenti di capitale o per modificare (e rimuovere) le limitazioni sul trasferimento di azioni, ad esempio”.
Infine, servirà l’ok di tutti per “qualsiasi operazione effettuata con Suning holding group, o sue parti correlate, di importi superiori, su base annua, al 7,5% dei ricavi complessivi” dell’Inter.