Sentite ET: “Mercato? Non vogliamo prendere qualcuno che possa creare problemi nello spogliatoio. La Champions per ora non la nomino”
E’ in presidenza da già ben otto mesi e mezzo, la sua Inter sta nascendo, però, adesso come non mai: Erick Thohir, per gli amici ET, ha ormai rifondato tutto l’ambiente nerazzurro. Il tycoon si è voluto raccontare a La Gazzetta Dello Sport esprimendo le proprie convinzioni, senza nascondere però i dubbi e le incertezze. Riportiamo qui l’intervista integrale.
LA NUOVA INTER – “Ho sempre ritenuto che in un club ci fosse bisogno di un gruppo forte, dentro e fuori dal campo. Ai dirigenti che già c’erano e che stanno facendo benissimo, abbiamo aggiunto gente come Michael Bolingbroke, Claire Lewis, Dan Chard (ufficializzato ieri in qualità di responsabile delle vendite internazionali, ndr) e Luca Innocenti. Scelti non perché sono miei amici, ma per la loro carriera ricca di successi. Se sono soddisfatto? Le dico di sì, però è piuttosto presto per trarre delle conclusioni. . Vedremo i primi risultati nel giro di un paio di mesi. Nel calcio non ci sono certezze. Dovremo lavorare duro, dare il meglio“.
RIVOLUZIONE COMPLETATA? – “Potrebbero esserci altri nuovi innesti, ma a volte è giusto far crescere di posizione anche chi era già parte del gruppo. Ausilio è l’esempio più lampante”.
VERTICE DI WASHINGTON – “E’ stato un confronto fondamentale, innanzitutto perché alcuni membri della società ancora non si conoscevano tra loro. Abbiamo gettato le basi di un progetto triennale in cui voglio che tutti si sentano coinvolti, sapendo cosa fanno gli altri. Siamo molto chiari a livello di obiettivi e di cose da migliorare. Se la società è diventata operativa con questo vertice? Inizieremo dall’ 1 agosto, l’ho sempre spiegato anche alla famiglia Moratti“.
MORATTI – “Se li ho invitati al vertice? Certo che sì, loro però mi hanno detto che era importante che prima i nuovi dirigenti si conoscessero tra loro. Ci vedremo nel Cda di fine agosto. Sono grandi persone. Non amano apparire, ma si tengono aggiornati su tutto. Se Moratti( Massimo, ndr) conti poco? Lui è davvero importante, ma ora devo rispettare la sua posizione. Ora preferisce non interferire con le mie decisioni. Ma che sia sempre lì lo dimostra il fatto che quando qualcuno attacca la società lui è pronto a reagire, a prendere posizione. E? stato il leader del club per 18 anni, anche io farei come lui. Poi è vero che a volte ci sono delle divergenze, ma l’importante è confrontarsi su tutto. E spesso dagli scontri nascono soluzioni vincenti per il club. Se litighi per qualcosa, vuol dire che ci tieni”.
VERTICE-MERCATO – “Non ne abbiamo parlato, però mi tengo in continuo aggiornamento con Ausilio. Il mercato è ancora lungo, anche per questo non possiamo ancora fissare un obiettivo per la prossima stagione diverso dall’Europa League“.
CHAMPIONS LEAGUE – “Non voglio nominarla prima di aver chiuso il mercato e aver visto cosa faremo nei primi match ufficiali. Adesso è inutile fare proclami. Abbiamo grandi ambizioni”.
GAP CON JUVE, ROMA E NAPOLI – “Per fare una squadra forte non basta mettere insieme giocatori forti. Molto dipende da come il gruppo sa lottare insieme. Vi porto gli esempi di Costarica, ma pure del mio DC United, ultimo lo scorso campionato e al vertice in questo. Poi è chiaro che servono i fuoriclasse. Se a gennaio non avessimo preso Hernanes forse non saremmo andati in Europa League”.
MERCATO IN USCITA – “Non è ancora uscito nessuno, è vero, e abbiamo liquidità per muoverci comunque, ma serve equilibrio nel bilancio. Non si può di certo soltanto comprare.
TOP PLAYER? – “Ma non vogliamo prendere qualcuno che possa creare problemi all’interno dello spogliatoio. Cosa serve prendere una star se poi fa ombra a un potenziale top player come Kovacic o Icardi. Può servire di più un nome meno di grido, ma esperto e più funzionale al progetto. Tenendo conto che, playoff permettendo, quest?anno saremo impegnati su tre fronti”.
MEDEL – ?Stiamo ancora discutendo su alcuni dettagli e …” Clicca QUI per leggere la seconda parte dell’intervista.