Thohir a 360°: “Vorrei che il gruppo avesse la stessa carica di Mazzarri. Cambiasso? Era soltanto una questione di età media”
Non è finita qui l’intervista di Erick Thohir concessa a La Gazzetta Dello Sport, il tycoon infatti ha voluto parlare del “Mondo Inter” a 360°, fornendo anche qualche informazione in più sul mercato in corso.
MEDEL – “Stiamo ancora discutendo su alcuni dettagli e non dico nulla prima della firma. Behrami? E’ chiaro che bisogna tenere conto delle alternative, però in generale non faccio nomi. Alcuni giocatori che ci hanno detto no in futuro se ne pentiranno”.
JOVETIC, LAMELA E CERCI – “Il mercato è aperto, io però non voglio fare nomi. La cosa fondamentale è rispettare gli altri club. Per questo non voglio assolutamente che i miei dirigenti parlino con i giocatori prima che con le loro società”.
REAL MADRID – “Mi è piaciuta molto l’intensità del match, la voglia di lottare da parte dei nostri. Anche dopo il gol di Bale nello sguardo dei giocatori non ho visto panico, ma determinazione a rimediare. Anche se avessimo perso 4-0, è importante avere sempre questa capacità di essere squadra. Per fare una grande stagione serve che ogni componente vada al massimo. Sarà fondamentale anche il lavoro alla Pinetina. Negli allenamenti ma pure in spogliatoio, dove non voglio che si creino clan o gruppi”.
UN PRESIDENTE TROPPO LONTANO? – “Verrò una volta al mese, non tre come l’anno scorso (ride, ndr). Non vedo il DC United da mesi, sono loro quelli che rischio di trascurare. In fondo ho due ?figli?… E in questo senso è importante avere dirigenti di cui fidarsi ciecamente, che possano prendere qualche decisione in modo autonomo”.
MAZZARRI – “Lunedì eravamo in pullman insieme e lo prendevo in giro. Mi piace la sua carica in partita e vedendolo sorridere spesso gli ho detto che ero preoccupato perché se lui sorride la squadra si rilassa. Scherzavo, ovviamente, ma davvero vorrei che il gruppo avesse la stessa faccia da battaglia che ha Mazzarri. Uno che non si rilasserà mai del tutto, cerca sempre il meglio, da se stesso e dai suoi ragazzi. E? parte del suo carattere“.
QUESTIONE DIFESA – “A tre o a quattro? Le utilizzeremo entrambe. Di certo non esiste una formula vincente”.
VIDIC – “Nemanja è un leader, così come Hernanes e altri giocatori esperti che possono far crescere i compagni. Il match contro il Real ha confermato che Vidic è un condottiero”.
DODO’ E M’VILA – “Il brasiliano fa giocate che accendono la folla, Yann ha bisogno di un po’ di tempo. Quando parlerà non soltanto francese potrà inserirsi meglio”.
QUESTIONE CAMBIASSO – “Era solamente una questione di età media, visto che avevamo in squadra già qualcuno oltre i 30 anni e altri molto vicini. Poi perché ritenevamo che soprattutto in quella posizione servisse gente giovane su cui costruire un progetto tattico. Vogliamo un gruppo base che stia insieme per i prossimi tre anni. Non potevamo ritardare il cambiamento”.
3…2…1… Tenetevi forte, che la storia dell’Inter di Erick Thohir abbia inizio!