Erik Thohir è a Roma ma il tempo per occuparsi di calcio è poco, pochissimo, non è quasi in agenda: l’ex presidente dell’Inter, oggi, fa il Ministro delle Aziende di Stato e degli Affari economici nel Governo indonesiano, ieri era a Roma per il G20 e oggi è atteso a Glasgow per una conferenza sul clima. Nel mentre, è riuscito ad andare a cena nella Capitale, essere riconosciuto da dei tifosi e – infine – rilasciare un’intervista al Corriere dello Sport, pubblicata sul giornale stamane in edicola. Dove parla, finalmente, di Inter: “La squadra è buona – analizza – Deve diventare più continua. La difesa è una delle migliori: Bastoni, de Vrij, Skriniar. E poi Barella. Abbiamo cercato dappertutto un giocatore simile, cominciando da Medel, ma non si è mai trovato perché uno così non c’era. Poi sono contento che Brozovic e Perisic siano ancora là”.
Certo, con un uomo d’affari quale è Thohir non si può non parlare dell’attuale situazione che sta vivendo Suning, la proprietà nerazzurra: “Suning in difficoltà? Preferisco non commentare, per via dell’amore che nutro nei confronti dell’Inter, e per via di tutto quello che Suning ha fatto per vincere lo Scudetto – osserva Thohir – Una cosa è certa: loro hanno grande rispetto per l’Inter e per gli italiani. Quando verrà il momento di lasciare, lo faranno”.
Gli viene chiesto: potrebbe essere questo il momento giusto? “Oh, non lo so. Dipende da loro. Se sei innamorato, essere lucidi al momento delle decisioni non è facile. Posso dire che chiunque arrivi e s’impegni a mantenere l’Inter a questi livelli avrà il mio apprezzamento. L’Inter è un patrimonio globale, non solo dei tifosi italiani. Lasciamo che gli Zhang riflettano e trovino eventualmente un acquirente di quel tipo”.
IL RAPPORTO DI THOHIR CON L’INTER >>>
Page: 1 2
La rivelazione dell'ex centrocampista dell'Inter
Cosa sta succedendo all'attacco dell'Inter
Segui la nostra diretta a partire dalle 19.30
Le parole del centrocampista turco
Le condizioni del centrocampista turco