Thohir a Milano? The Guardian spiega il perché
Un interessante articolo pubblicato ieri sera da John Duerden sul The Guardian ci parla della scelta di Erik Thohir di investire nel calcio e in particolar modo del perché sul suo approdo in un paese lontano dalla sua Indonesia. Assodato che il presidente è un grandissimo appassionato di basket prima che del pallone, c’é da dire che il business che può dare una società calcistica in Italia è sicuramente più importante di quello che può dare una squadra di pallacanestro a Giacarta.
Il grandissimo problema che un qualsiasi investitore legato al mondo del calcio incontrerebbe in Indonesia sarebbe la corruzione. Se, come afferma Duerden, lo stadio della capitale può vantare un’atmosfera paragonabile solo all’ ‘Azadi’ di Teheran, non bisogna sottovalutare che nei sotterranei del ‘Gelora Bung Karno’, costruito dall’URSS, alloggia la PSSI, ovvero la Federcalcio Indonesiana. Federcalcio che lì, agli occhi di tutti gli esperti, è sinonimo di corruzione.
Tracciando un paragone con la Cina, poi, l’Indonesia è indietro anni luce sia da un punto di vista di sicurezza degli eventi sportivi (tanto che nella partita tra Persija Jakarta e Bandung Persib sono stati uccisi tre tifosi) che da quello dell’instabilità politica. Senza dimenticare che un grosso scandalo di gare truccate ha coinvolto il Paese.
L’anno scorso poi, l’attaccante Pamungkas ha voluto fondare nel 2012 un sindacato di giocatori, si cui una buona parte non avrebbe percepito stipendio per mesi per un ammontare di circa sei milioni di dollari. Per tutti questi motivi, Erik Thohir, che di affari ne capisce, avrebbe preferito non investire nel calcio del suo Paese ma ‘espatriare‘ qui in Italia. Chissà se il tycoon è a conoscenza dei problemi che questo sport ha avuto e continua ad avere anche qui…