È un’Inter che rivendica i propri meriti e i frutti del proprio lavoro, quella che ha appena battuto il Genoa centrando la dodicesima vittoria su 12 nel 2024 e portandosi a +15 sulla Juventus seconda in classifica. Dopo i sassolini tolti ieri da Simone Inzaghi nel post-partita, Marcus Thuram elogia il percorso compiuto dai nerazzurri negli anni passati, quando peraltro il francese non era ancora presente in rosa.
“Questo gruppo non è nato l’anno scorso: esiste da tre anni. L’Inter l’anno scorso ha perso una finale di Champions che avrebbe potuto vincere, ha vinto trofei e ora abbiamo intenzione di continuare a farlo. Certo, è facile aprire gli occhi ora, perché sta andando tutto molto bene, ma è un percorso che dura da anni“.
IL SEGRETO DELLO SPOGLIATOIO INTER – “La cosa più importante per giocare bene a calcio è amare il calcio. Quando ami giocare, ami anche tutta la fatica, gli aspetti meno divertenti di questo sport, ti sforzi sia per te che per il compagno. In questa Inter non c’è nessuno che non ami il calcio, siamo un gruppo di 25 persone, alle quali devi aggiungere lo staff, che è felice di passare il tempo insieme e di lavorare uno per l’altro. Un gruppo non è un giocatore più un giocatore, è una squadra. Non mi vedo da fuori, ma penso che sia questo che si percepisce anche da spettatore”.
IL CAMPIONATO ITALIANO – “La Serie A mi ha stupito in positivo. Ovviamente lo conoscevo già, ma la preparazione tattica degli avversari è qualcosa di altissimo livello. Ogni squadra, dalla prima all’ultima, entra in campo con un’idea di gioco ben preciso, la conoscenza di ogni calciatore è molto alta“.
CHI SI VESTE MEGLIO ALL’INTER – “Lo stile è un qualcosa di così personale che non è possibile decretare il più stiloso in assoluto. Però, se dovessi scegliere uno che, secondo me, si veste molto bene nel mio spogliatoio, sicuramente direi Matteo Darmian. Lui è stiloso“.
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