In vista della partita di martedì sera contro il Bayer Leverkusen in Champions League, il Magazine UEFA ha intervistato l’attaccante dell‘Inter, Marcus Thuram. Il centravanti francese sta vivendo un ottimo avvio di stagione dal punto di vista realizzativo ed è uno dei migliori per rendimento nella rosa di Simone Inzaghi.
Un passaggio dell’intervista molto curioso è quello in cui parla del rapporto con suo fratello Khephren che la scorsa estate si è trasferito alla Juventus e quindi ora esiste una sorta di “derby d’Italia” in famiglia e il numero 9 nerazzurro non ha perso occasione per scherzare come fa sempre e per pungere suo fratello con una divertente presa in giro.
Marcus Thuram ha scherzato in merito definendosi rivale di suo fratello con le seguenti parole: “Giocare nello stesso campionato, in due squadre tra le più grandi della Serie A, è un sogno che diventa realtà. In campo è come se fossimo solo noi, io contro lui, senza altri giocatori: solo noi due. È come se fossimo tornati a giocare nel giardino di casa. Quando abbiamo affrontato la Juve, Khephren era in panchina. Ogni palla gol che avevo lo guardavo, e ma la ridevo… Khephren è il mio bambinone. È strano, per me è stressante vederlo in campo o guardare le sue partite. Sono nervoso prima dell’inizio di ogni gara e spero che gli vada tutto bene. Siamo grandi rivali (ha detto ridendo, ndr). Io lo vedrò sempre come il piccolo Khephren, anche se ormai è più grosso di me. È una persona che ama la vita, è rispettoso degli altri. Se dice che farà qualcosa, poi la fa: è in queste cose che si vedono i valori di una persona. Nella finale di Champions, in qualsiasi finale, se sarà in campo, lo prenderò in giro. È impossibile qualsiasi cosa succeda, lo cercherò, non posso farne a meno, è una cosa che va oltre il calcio”.
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