Il capocannoniere dell’Inter in questa prima metà di campionato è risultato essere Marcus Thuram che in Serie A ha già realizzato ben 11 gol più uno decisivo a Berna in Champions League. Il numero 9 nerazzurro non riesce però ad offrire lo stesso rendimento anche con la divisa della Francia e di questo ha parlato in un’intervista al canale televisivo transalpino TF1, di seguito alcuni passaggi salienti.
Ti danno fastidio le critiche che ricevi in Francia? “No, anche perché fanno parte del nostro sport. Da quando siamo diventati professionisti sentiamo critiche, ma penso che un calciatore di alto livello deve passarci sopra. Tutti possono pensare quello che vogliono, ma la cosa più importante è dare il massimo a ogni partita”.
Pensi alle critiche per i pochi gol in Nazionale? “Francamente non ci penso, quando gioco con la Nazionale non è qualcosa che mi ossessiona quella di segnare. Cerco di fare belle partite, poi posso segnare o meno. Ma preferisco giocare bene senza segnare piuttosto che fare un gol ma giocare una brutta partita”.
Sentite la mancanza di Kylian Mbappé? “Sì, Kylian è molto importante in gruppo. Non c’era nemmeno Ousmane Dembelé, quindi è vero che è stato un raduno particolare. A tavola eravamo un po’ meno allegri ma speriamo tornino presto. Ho avuto novità da lui e so che sta bene a Madrid, è nel migliore club nel mondo”.
Come procede l’esperienza all’Inter? “Va tutto benissimo, ho segnato tante reti rapidamente. Poi non siamo ancora a punto come vorremmo essere e come lo eravamo a questo punto della scorsa stagione, ma col lavoro e mettendo insieme le partite penso che torneremo al nostro miglior livello. Nel 2025 spero di vincere di nuovo il campionato con l’Inter. È qualcosa di speciale, un momento che lascia il segno. È un’emozione unica che voglio rivivere”.
Cosa cambia tra i tifosi della Francia e quelli dell’Inter? “Forse i tifosi francesi dovrebbero parlare italiano… (ride,ndr)”.
La tua esultanza ormai è un simbolo per te… “Sì, piace davvero tanto, in Italia sono stato accolto benissimo dagli interisti e da tutti i tifosi italiani, è un po’ il mio Paese d’adozione”.
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