TOP&FLOP di Inter-Chievo: Gagliardini si prende subito ‘San Siro’. Ansaldi, aggiusta la mira!
L'analisi dei migliori e dei peggiori nerazzurri visti nella vittoria di 'San Siro'
Sembrava un’altra di quelle partite maledette, come ne abbiamo già viste tantissime soprattutto quest’anno. L’Inter parte forte, con personalità, grinta e cuore. Vuole mettere subito le cose in chiaro, ma poi, al primo squillo, passa il Chievo : il veterano Pellissier beffa tutti, a ‘San Siro’ la temperatura dei tifosi e della squadra sembra abbassarsi pericolosamente. L’Inter di Stefano Pioli, però, ora è tutt’altra squadra e la reazione arriva rabbiosa, con tre gol uno dietro l’altro. Passano i nerazzurri, alla quinta vittoria consecutiva. Lampi di grande gioco, qualche lacuna dietro. E con un pizzico di precisione in più nei cross… Ci sarà da divertirsi. Intanto, andiamo ad analizzare i tre migliori ed i tre peggiori interisti scesi in campo ieri sera.
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inizio
Gagliardini - Che esordio a San Siro! Con Kondogbia s'intende a meraviglia: chiede la palla, prova il dribbling, va al tiro, sfiora anche il gol di testa, con un gran sinistro e pure in rovesciata. Un giocatore a suo agio in tutte le zone del campo ed il fatto che non paghi l'emozione della prima al Meazza è sintomo di grande carattere. Cala un po' nella ripresa, ma solo come mole di gioco offensivo. Perché in realtà a fine partita risulterà il calciatore che ha percorso più chilometri. Subito protagonista.
Icardi - Una partita a fare a sportellate con Dainelli e Gamberini, a cercare spazi in profondità con i tagli a mezzaluna, a sperare nel cross giusto. Poi l'allungo perfetto sull'assist di Candreva e palla dove Sorrentino davvero non può arrivare, più quel recupero che ha portato al 2-1. Top player.
Perisic - È l'uomo degli ultimi minuti, dei gol pesantissimi che portano ossigeno e, soprattutto, punti. Nel primo tempo, quando l'Inter gioca bene, lui è quello che si nota meno. Quando però è il momento di vincere la partita ha il merito di rispondere presente e segnare un gol dal peso specifico elevatissimo. Come sempre.
*Kondogbia - Di solito segnaliamo solo tre calciatori, ma oggi il francese si merita una menzione speciale, perché la crescita è davvero sotto gli occhi di tutti. Dalle critiche agli applausi convinti. Vederlo ieri sera è stato a tratti un piacere per gli occhi. Lo avreste mai detto solo qualche settimana fa?
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Ansaldi - Segue alla lettera i dettami tattici del tecnico Pioli e vola costantemente in proiezione offensiva. Arriva sul fondo e... si perde. Tanti cross, ma quasi mai precisi. In avvio di ripresa poi parte male ed il tecnico lo cambia con Eder per andare all'assalto e provare a vincere. Mossa azzeccata.
D'Ambrosio - Un piccolo passo indietro dopo la scalata positivissima iniziata nel derby. Sulla sua prova pesa tanto la marcatura pessima su Pellissier in occasione del gol clivense. Per il resto fornisce un'altra buona gara di generosità offensiva e polmoni.
Handanovic - Non ci pensa proprio a schiodarsi dalla linea di porta, neanche se quello del Chievo è l'unico corner della partita e se il cross di Birsa è diretto proprio nell'area piccola, dove solo Pellissier e D'Ambrosio disturberebbero la sua uscita.