Torino-Inter, Spalletti: “L’arrivo di Cedric è legato alle condizioni di Vrsaljko. Dalbert? Ci puntiamo, è il più forte di tutti”
L’allenatore nerazzurro ha incontrato i giornalisti alla vigilia del match valido per la 2a giornata del girone di ritornoDopo la convincente vittoria in Coppa Italia contro il Benevento ed il deludente pareggio in campionato contro il Sassuolo, l’Inter si prepara a tornare in campo all’Olimpico Grande Torino per sfidare i granata dell’ex Walter Mazzarri. Nel giorno di vigilia del match è tempo di conferenza stampa per Luciano Spalletti, che ha incontrato i giornalisti alle ore 12 per presentare questa importante sfida. Come di consueto, Passioneinter.com ha riportato in diretta le parole del mister.
Prima di presentarsi ai giornalisti, il tecnico ha risposto ad alcune domande in diretta sulla pagina ufficiale Facebook del club.
COSA SI ASPETTA – “Abbiamo lavorato in maniera corretta per affrontare una partita così difficile. Nell’ultima partita non abbiamo fatto una prestazione del livello che possiamo tenere, quindi mi aspetto quelle attenzioni e quell’equilibrio per tentare di vincere una partita contro un avversario di quelli tosti”.
TORINO – “Sono una squadra fisica, di corsa, e di conseguenza ci sarà da essere pronti a capire dove vanno a finire le seconde palle”.
NAINGGOLAN – “Se può partire dal primo minuto non ve lo dico. Sta continuando a perfezionare la sua macchina, che è potente ed ha bisogno di essere sostenuta per andare forte, altrimenti sbanda”.
Ecco poi le risposte in sala stampa.
SETTIMANA DI LAVORO – “Si è sviluppata in maniera correttissima perché l’avevamo tutta nella sua lunghezza. È chiaro che se poi lei si vuole riferire al mercato a me toglie sempre qualcosa, non mi dà mai niente, soprattutto quando si incontrano partite di questo livello. Metterci altre attenzioni mi toglie qualcosa nel mio lavoro e nell’attenzione che serve per questa partita. Poi per quanto riguarda i piccoli contrattempi durante la settimana ce ne sono diversi. C’è quello che ha la febbre, quello che ha avuto la botta in allenamento, quello un po’ affaticato. Se poi però queste bischerate qualcuno le fa diventare una cosa grave è differente. Ce ne sono di tutti i tipi e tutti i giorni. So che siete abituati bene voi, che nelle interviste serali vi viene detto tutto, però poi non si può sempre raccontare tutto”.
LIONROCK CAPITAL – “Io mi auguro che ci siano prospettive importanti e che la società voglia diventare sempre più forte perché se lo merita la storia, il passato e il tifoso in generale. I nostri fan sono molti e quindi vanno date loro risposte importanti”.
SALTO DI QUALITÀ DEI CALCIATORI – “I risultati al di sotto delle aspettative quali sono? L’anno scorso c’è stato un periodo in cui abbiamo portato a casa poco, però poi si dice sempre che quello che si realizza di più va bene e diventa la base per andare ancora avanti, mentre quello che non va bene è un disastro. Non è così, si lavora e poi ci sono momenti più felici ed altri più difficoltosi. Sono cose che nel lungo periodo succedono. Io non mi aspetto solo da alcuni giocatori qualcosa di più, me lo aspetto da tutta la squadra. Non si dipende da un calciatore solo per fare risultati importanti e per arrivare in zona Champions. Poi è chiaro che è tutto in base alle potenzialità che ognuno deve mettere. Ognuno deve essere nelle condizioni, giornalmente, di fare quello che deve organizzare sviluppandolo nel miglior modo possibile. Poi ci sono tante cose nella testa di ciascuno di noi, che a volte ti fanno mettere l’80%, a volte il 50% e a volte il 110%. Ma tutti devono creare i presupposti per un’Inter forte, un calciatore solo non ce la può fare”.
POCHI GOL DI ICARDI – “Secondo me Mauro sta facendo un buon campionato e sta facendo un gioco che riguarda le sue caratteristiche. È chiaro che come si è detto prima gli si chiede di metterci qualcosa di più, lui per quello che si è visto dà la sua disponibilità per andare a portare nel suo repertorio queste cose. Quello che sta facendo Mauro è perfettamente in sintonia col suo valore. Poi ci sono momenti in cui va tutto per il verso giusto ed altri no, però mi sembra che da appuntare ai miei calciatori non ci siano molte cose, al di là del fatto che nell’ultima partita abbiamo fatto qualcosa di meno di quel che potevamo fare”.
TORINO – “Il Toro è questa squadra qui, costruita dal punto di vista fisico in maniera imponente ed importante. Hanno un modo di stare in campo dove uno sviluppo di gioco passa poi dai contrasti e dai duelli di forza. Sotto l’aspetto della garra dobbiamo metterci qualcosa di più, perché non è la nostra caratteristica però poi bisogna essere pronti a contrastare quello che passa. Quindi se passa un momento in cui si lotta bisogna saperlo fare. Il loro allenatore è bravo, hanno una squadra e un club forte e Mazzarri lo sento molto simile alla storia del Torino, come costruzione e come decorso professionale, perché partendo dal niente è riuscito ad allenare anche in giro per il mondo”.
PERISIC – “È normale che nei momenti di mercato si vada a parlare di lui, perché è un giocatore forte. Ha quelle qualità lì e quindi si parla di calciatori forti. Di chi non ha possibilità di richieste non si parla, di lui invece sì, è un giocatore che piace e che tutti vorrebbero avere nella propria squadra. Però poi servono numeri corretti che supportino questo ragionamento. Il calciatore è uno che sa quella che è la sua professione, la conosce bene. Ci aspettiamo quindi che continui a fare quello che ha sempre fatto, cercando di migliorare sempre”.
MODULO DEL TORO – “Se giocasse Zaza sarebbero due punte, Iago Falque io l’ho avuto, è un calciatore completo, sa fare contrasti, rientrare, fare tutta la fascia. È con Zaza che la situazione può cambiare a livello tattico e di impatto offensivo, e con Belotti ti creano quel volume e quell’impatto sui centrali difensivi che è abbastanza importante. Bisognerà vedere se noi riusciremo a fare quello che vorremmo fare, ovvero tenere la palla più distante dalla nostra area di rigore”.
CEDRIC – “Lo conoscono tutti, anche voi. È legato a Vrsaljko perché abbiamo questa limitazione numerica, quindi quella casella andava sostituita. Ora lui sta verificando il da farsi insieme alla società e insieme anche all’Atletico Madrid. Stanno valutando quale sia il meglio per il ragazzo”.
POLITANO – “Ha avuto, dopo l’allenamento di martedì, un piccolo affaticamento e abbiamo cercato di non stimolare di nuovo il muscolo affaticato. Di conseguenza quando ci sono le situazioni non chiarissime la valutazione giornaliera diventa importante. Dobbiamo valutarlo anche oggi, ma siamo tutti molto fiduciosi che sia a disposizione. Probabilmente i 90′ non riuscirà a coprirli”.
DALBERT – “È il più forte di tutti, nessun problema. Calciatore di grandissimo livello e spessore. Ha giocato poco, è vero, colpa mia e del fatto che abbiamo un altro giocatore forte in quel ruolo. Ma per il futuro Dalbert è uno di quelli sui quali puntiamo”.
TURNOVER – “Bisogna fare dei ragionamenti legati ai giorni che distanziano le partite e dalle risposte che avremo domani. Se contro il Torino non avremo problemi valuteremo poi cosa fare”.
GODIN – “Ma ha firmato? Di che parliamo, addirittura sorpassiamo questo mercato per andare al prossimo? Questo ragionamento qui dal mio punto di vista non è corretto. Io ho a che fare con dei calciatori che ascoltano quello che si dice, ci sentono tutti quando facciamo la conferenza stampa. Non guardano solo le risposte, ma sentono anche le domande”.
DIFESA A 3 – “È una cosa possibile, con il Torino all’andata siamo scesi in campo così. Dipende un po’ dalle caratteristiche di chi si ha a disposizione e da quanto sia 3-4-3, 3-4-1-2 o 3-5-2 e basta, o anche 5-3-2. Io non ho mai visto nessuna squadra forte a livello europeo che gioca col 3-5-2. Però se poi i 3 sono larghi, i centrocampisti sono offensivi e occupano i lati della linea difensiva avversaria a tentare di sgranarla in maniera orizzontale allora va bene. E noi riutilizzeremo questo modo di giocare, perché abbiamo già dei centrali forti. Ranocchia e Miranda, che hanno giocato meno rispetto a De Vrij e Skriniar, possono darci un contributo, compreso D’Ambrosio. Godin ci dica lei quello che sa fare”.
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