TS – Inter in Champions tra problemi di ranking e lista Uefa
Sette stagioni di mancata presenza per i nerazzurri nella coppa più ambita. Nell'imminente urna il tasso di pericolosità è elevatissimo
Mancano ormai poche ore ai sorteggi di Champions e a breve l’Inter tornerà ad ascoltare la musichetta magica. Dopo sette anni di assenza, l’ultima italiana a salire sul tetto d’Europa ritorna nella competizione più prestigiosa. Le cose, rispetto al 2010, sono decisamente cambiate. L’Inter dovrà fare i conti con le stagioni di chiaroscuro che hanno abbassato il ranking e creato problemi di lista.
Ad approfondire la questione ci pensa Tuttosport. Il giornale torinese pone, inizialmente, l’accento sul possibile girone di ferro. Tra mancate partecipazioni e momenti in Europa League tutt’altro che indimenticabili, i nerazzurri non hanno una classifica favorevole. Il gruppo di ferro è lì, dietro l’angolo, pronto a saltare fuori ed entrare a gamba tesa. L’Inter dovrà evitare il duro contrasto, ma non sarà l’unico.
La Beneamata se la vedrà anche con la lista Uefa. Le sanzioni combinate, continua a riportare Tuttosport, costringono Spalletti a dover effettuare scelte non di vita o di morte ma sicuramente rilevanti. Gli iscrivibili saranno 22 e non 25 come di norma. Due di essi dovranno essere un prodotto del proprio vivaio e altrettanti provenienti dalle giovanili italiane. L’Inter, però, non annovera tra le sue fila i profili giusti, quindi il numero scende a 20 giocatori. Con i 24 calciatori in rosa, il tecnico toscano dovrà tagliar fuori il terzo portiere Berni più altri tre. I nomi per l’esclusione fatti dal quotidiano torinese sono le figure ai margini della squadra: Joao Mario e Dalbert su tutti, ma anche Candreva, Gagliardini o Borja Valero.
Le insidie nel cammino Champions non mancano, ma l’imperativo è far bene. Alla fine della fiera, ci si fortifica soltanto superando ostacoli apparentemente enormi.
Tutte le news sull’Inter in tempo reale: iscriviti al canale Telegram di PassioneInter.com
L’ANALISI DI STOPPINI: ICARDI, HANDANOVIC E NON SOLO