Inter e Milan, derby in campo. Ma non solo. Anche per le tribune – anzi, le scrivanie – passerà la supremazia cittadina. Dalla parte nerazzurra dei Navigli c’è Steven Zhang, dall’altra Paul Singer. O meglio, il fondo Elliott.
Due mondi diversi. Il primo inanella fatturati record (417 milioni nel 2018-19), al netto dell’aumento dell’indebitamento; l’altro, invece, non riesce ad aumentare la cifra alla voce ricavi. Non è finita qui. Zhang è vicino alle cause nerazzurre, mentre la proprietà rossonera non si espone, preferendo la penombra.
Per entrambi, però, c’è una linea comune: la Champions. I ricavi dell’Inter sono aumentanti proprio dopo l’entrata nella massima competizione, stesso traguardo posto dall’altra facciata del Duomo. Le entrate delle casse nerazzurre hanno beneficiato anche dei 100 milioni entrati dai ricavi commerciali, soprattutto in Cina. Di pari passo aumentano anche le perdite, salite ore a 100 milioni.
Debiti che invece sono stati ridotti al massimo dal Milan. Il debito da 123 milioni è stato infatti cancellato dall’ingresso in scena del fondo Elliott. Qui il problema è però inverso. Alla risoluzione del rosso non ha fatto seguito un incremento delle entrate, che è stazionario ai 200 milioni. Cifra che potrebbe aumentare solamente in un modo: l’ingresso in Champions League, giustappunto. E domani proverà a riprendere il cammino. Inter permettendo.
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