Se siano prove tecniche di riapertura, lo scopriremo solo nelle settimane a venire e non dipenderà esclusivamente dal calcio: questo è beninteso, ma intanto a Udine – già patria dei primi test sulla goal line technology e dei prototipi del VAR – è in sperimentazione una tecnologia che dovrebbe consentire, almeno in teoria, di monitorare la situazione negli stadi in ottica Covid e, se funzionante, permettere un graduale riempimento degli impianti di Serie A.
La tecnologia in questione si chiama RE-START, e consiste in un meccanismo in grado di segnalare a un tablet in mano agli steward se due soggetti, in tribuna, si stiano avvicinando troppo per un tempo superiore ai 20 secondi. Il badge che verrà consegnato a ciascuno spettatore dovrebbe permettere l’eventuale tracciamento in caso di positività successiva alla partita di qualcuno che stesse assistendo alla gara. Oggi la tecnologia sarà sperimentata dagli steward: qualcuno l’ha già paragonata a distopia, ma – a oggi – non risultano esserci all’orizzonte altri metodi allo studio per riaprire gli stadi.
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