Hakan Calhanoglu ha segnato il rigore che ha dato il via alla rimonta dell’Inter contro l’Udinese. Il turco ha parlato a fine gara ai microfoni di DAZN per commentare il successo dei nerazzurri.
Queste le sue parole:
VITTORIA – “Credo sia normale, quando si è vicini all’obiettivo c’è più tensione, non vuoi fare errori. Come avete visto, abbiamo festeggiato tanto perché era importante, così come le prossime due. L’Udinese è una squadra molto tosta, aspettava per ripartire in contropiede. Poi siamo entrati bene sul secondo tempo, dico la verità, nel rigore per la prima volta ho sentito un po’ di pressione. Tanti volevano che sbagliassi, ma ero molto concentrato”.
LAUTARO – “Lautaro che mi ha portato il rigore? Sta facendo un grande lavoro per la squadra, mi piace come lavora dentro e fuori. Se voleva calciare non gli dicevo niente perché è il nostro capitano, ma ha scelto di portarmi il pallone, un gran segnale. Poi ero concentrato sul mio rigore”.
NUOVO RUOLO – “Quando c’era Brozo non ero pronto perché lui era molto importante per noi. Quando ha avuto l’infortunio il mister ha parlato con me che mi voleva provare in quel ruolo. Ho fatto grandi sacrifici, ho visto tanti video per capire cosa dovevo fare, in allenamento ho lavorato tanto. Credo che i calciatori intelligenti reagiscono e credo che io sono tra questi. Mi piace giocare in questo ruolo perché mi sento tranquillo”.
CORSA – “Se correvo di più prima o adesso? Corro diversamente in questo ruolo, da mezzala dovevo correre più nello spazio, qui devo gestire da destra a sinistra e devo aiutare la difesa. Non so, sono simili, da regista credo di fare più chilometri”.
RIGORE – “Dove guardo quando tiro i rigori? Oggi ho sentito la pressione per la prima volta perché il portiere dell’Udinese è grande. Ho aspettato un po’ di più perché lo volevo mettere in difficoltà, Per me è sempre importante cambiare direzione perché voglio mettere tutti in dubbio. Già dal primo tocco sulla palla, sarà sempre difficile per loro”.
SCUDETTO – “Scudetto nel derby? Non parlo di questo, lo giuro perché non voglio mettere fuoco e voglio stare tranquillo. Ho già augurato il meglio al Milan, ho un bel rapporto con Maldini e Massara. Per me non cambia niente vincere prima o dopo, mi basta vincere perché per me è il primo scudetto. E’ la seconda stella e vogliamo fare la storia”.
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