PREPARATI AL MATCH – Tutto su Udinese-Inter
Alle 20.45 il fischio di inizio dell’anticipo del sabato, valevole per la sedicesima giornata: dopo la convincente vittoria contro il Genoa, i nerazzurri sono chiamati a continuare la marcia che li vede protagonisti in vetta alla classifica. Complici gli scontri diretti tra Roma, Napoli, Fiorentina e Juventus, la partita di questa sera rappresenta l'occasione per guadagnare altri punti preziosi sulle inseguitrici. L'Udinese, però, vuole allontanarsi dalla zona retrocessione.Ancora 180 minuti prima di conoscere la classifica di Serie A che accompagnerà tifosi e addetti ai lavori durante le vacanze di Natale; ancora 180 minuti prima di sapere se l’Inter, impegnata quest’oggi a Udine e domenica prossima in casa contro la Lazio, tornerà in campo a gennaio da capolista. Nella giornata di domani, peraltro, Napoli-Roma e Juventus-Fiorentina hanno il compito di scremare o di rimpolpare la lista di pretendenti al titolo: approfittando di tali scontri diretti la formazione di Mancini potrebbe portarsi avanti col lavoro e iniziare a scavare un solco, ancora troppo superficiale ma pur sempre significativo, tra il vertice e qualche inseguitrice. Per gli amanti delle statistiche, poi, Udinese-Inter può essere un match da record: nel 2009-10, anno del triplete, gli uomini di Mourinho totalizzarono 16 punti in 8 gare in trasferta prima della sosta natalizia; una eventuale vittoria questa sera porterebbe l’Inter a 17 punti nello stesso numero di partite esterne e quindi a un nuovo record. Ma la strada verso il successo, come quasi sempre ci è sembrato in questa stagione, è in salita e la partita di stasera appare una rampa difficile da scalvare. Ce lo suggerisce anche il passato.
LA STORIA – Quella di oggi sarà la sfida numero 51 tra le due compagini in terra friulana: 19 sono i successi degli ospiti, a fronte di altrettanti pareggi e 13 sconfitte, l’ultima delle quali coincide con l’1-0 negli ottavi di finale di Coppa Italia 2013-14. La maggior parte delle vittorie casalinghe sono state ottenute a cavallo tra gli anni ’90 e gli anni ’00, quando Amoroso, Bierhoff, Muzzi, Sosa, Iaquinta e Fiore rendevano i nerazzurri una vittima sacrificale di lusso: memorabili in questo senso furono i 3-0 dell’8 aprile del 2000, con tripletta di Sosa, e del 21 ottobre dello stesso anno. Il più lungo digiuno di vittorie per l’Inter è durato dal 1998 al 2005, quando all’ottava giornata Julio Ricardo Cruz decise il match. Degni di nota sono anche lo 0-1 del 13 dicembre del 1998, quando Ronaldo risolse allo scadere una partita difficilissima e soffertissima, e il 2-3 con cui gli uomini di Mourinho, per l’occasione seduto in tribuna, uscirono vincitori dal ‘Friuli’ nel febbraio del 2010 (i gol di Balotelli, Maicon e Milito resero vani le realizzazioni di Pepe e Di Natale). Nello scorso campionato Icardi e Podolski segnarono i gol del successo interista, inframezzati dalla marcatura di Totò Di Natale.
IL PRESENTE – I 18 punti conquistati dall’Udinese sono il frutto di una buona condizione che dura da dieci turni: ad eccezione degli incontri esterni con Roma, Napoli e Fiorentina, i bianconeri hanno sempre fatto punti dalla sesta giornata a ora (4 vittorie e 3 pareggi). E, in maniera sorprendente, è soprattutto fuori dal ‘Friuli‘ che Danilo e compagni riescono a ottenere di più: Bologna, Chievo e Juventus hanno dovuto patire la sconfitta interna al cospetto degli uomini di Colantuono. La sensazione, infatti, è che la squadra riesca ad esprimersi al meglio quando deve difendersi e poi ripartire in contropiede con gli esterni molto veloci e l’appoggio di interditori abili anche a proporsi in fase offensiva. Non per niente Badu si sta rivelando uno dei migliori centrocampisti, per media-voto, di tutta la Serie A. Nelle ultime settimane ha tenuto banco il caso Di Natale: il capitano dell’Udinese non gode più della forma fisica dei giorni migliori e, anche per questo, Colantuono opta spesso per un maggiore turn-over davanti. Ecco perché qualcuno paventava addirittura un ritiro anticipato per il numero 10, ipotesi poi scongiurata dallo stesso attaccante e dal tecnico.
LE ULTIME – Per Udinese-Inter Mancini deve sicuramente fare a meno dello squalificato D’Ambrosio e di Santon, non convocato per infortunio. Qualora il tecnico di Jesi dovesse optare per uno schieramento non speculare a quello dell’Udinese – ipotesi da non sottovalutare del tutto, data la tendenza a sorprendere proprio del mister nerazzurro – sulla fascia destra tornerà Nagatomo. A sinistra invece, come già annunciato in conferenza stampa ci sarà Telles; centrali Miranda e Murillo davanti ad Handanovic. A centrocampo Mancini potrebbe lasciar fuori Felipe Melo in favore di un trio molto eterogeneo formato da Medel, Kondogbia e Brozovic. In avanti tornerà Icardi dal primo minuto, con Perisic e Ljajic a suggerire. Dunque probabile panchina per Palacio, Biabiany e Jovetic.
Stefano Colantuono ha mezza difesa indisponibile (Danilo e Felipe squalificati), oltre a Badu e agli infortunati storici Heurtaux, Kone, Merkel e Zapata. Karnezis difenderà i pali; davanti a lui agiranno Wague, Domizzi e Piris; a centrocampo le corsie esterne saranno occupate da Edenilson e Widmer, che ultimamente è tornato nelle grazie del tecnico ex Atalanta; in mezzo Bruno Fernandes e Iturra con Lodi centromediano metodista; Thereau e Di Natale comporranno la coppia d’attacco.
Appuntamento allo stadio ‘Friuli’ alle 20.45 per Udinese-Inter!