IL PRESENTE – In serie positiva da dopo la sconfitta del San Paolo (2 dicembre), l’Inter è decisa a proseguire nel suo filone per non allontanarsi ulteriormente dalla zona Champions. Il “Friuli”, ormai “Dacia Arena”, però è un campo più che ostico: la squadra di Delneri, rigenerata dopo il brutto avvio targato Iachini, è riuscita a impensierire tutti gli avversari incontrati finora, grazie alle ripartenze fulminee targate Thereau e Fofana. Gli uomini di Pioli, invece, hanno trovato in Joao Mario l’elemento chiave per il loro equilibrio: il portoghese fa benissimo le due fasi e con Brozovic costituisce il perno del centrocampo nerazzurro. Le due ali giocano molto più spostate verso il centro che sugli esterni, motivo delle maggiori sovrapposizioni sulla fasce da parte dei terzini. Ma ciò che colpisce è la maggiore disponibilità al sacrificio da parte di tutti: perfino Kondogbia, oggetto misterioso dell’ultimo anno e mezzo, sembra calato in una parte, seppur non ancora perfettamente. L’Inter a Udine cerca conferme: al campo le sentenze.
In quel caso i nerazzurri vinsero il tricolore
Il tedesco ha diretto tre volte i nerazzurri
Dal siparietto in tv alla doppietta di Udine