25 Aprile 2012

Udinese-Inter: la gara ai raggi X

Undici giorni fa al Friuli furono tutti d’accordo sul rinviare una partita che, in quel giorno, avrebbe avuto poco senso, perché di fronte alle tragiche fatalità che ci propone la vita tante cose hanno poco senso. Oggi, nel giorno della Liberazione, Udinese-Inter viene vissuta comunque nel ricordo di chi rese triste quella giornata, ma di sicuro può esser ritenuta un crocevia sportivo molto importante per entrambe le squadre, impegnate nella lotta per raggiungere il terzo posto. I bianconeri ci sono distanti tre punti, Stramaccioni&Co ben sei: ecco perché chi vince può continuare a sognare, chi perde si sveglierà dal sonno chiamato “Champions League“. Nelle quattro partite disputate in aprile, il rendimento delle due squadre è stato pressoché identico, con due vittorie conquistate per entrambe e poi due pareggi per i nerazzurri (Stramaccioni è ancora imbattuto) e un pareggio e una sconfitta per gli uomini di Guidolin: ciò testimonia che la partita può essere aperta a qualsiasi risultato, dato che dal punto di vista del gioco nessuna delle due compagini ha brillato particolarmente e che, parlando in termini di risultati, non ci sono particolari strisce vincenti e momenti di forma strabiliante.

L’UNDICI BIANCONERO ? Guidolin dovrebbe schierare i suoi con il solito 3-5-1-1 delle ultime uscite: squalificato Fernandes e indisponibili Isla, Coda, Ferronetti e Badu, i tre davanti ad Handanovic, autentico salvavita in quel di Verona, saranno i titolarissimi Benatia, Danilo e Domizzi. A centrocampo Basta e Armero agiranno sulle corsie destra e sinistra, con Pazienza centromediano e Pinzi e Asamoah pronti a fare da mezz’ali; infine dietro l’unica punta Di Natale giocherà il gioiellino Torje. Squalificati: Fernandes Indisponibili: Badu, Isla, Ferronetti, Coda Probabile formazione: Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Pinzi, Pazienza, Asamoah, Armero; Torje, Di Natale

L’UNDICI NERAZZURRO – L’Inter, per la seconda volta in stagione dopo l’espulsione rimediata proprio nella gara d’andata, deve rinunciare al suo capitano, ma anche a Samuel e Chivu. La difesa davanti a Julio Cesar sarà quindi composta da Maicon e Nagatomo sulle fasce e Lucio e Ranocchia al centro. Centrocampo a tre poi, con Obi a sinistra, Cambiasso perno centrale e Stankovic a destra; in avanti invece, Stramaccioni lascia a casa Forlan (scelta tecnica) e Castaignos (infortunato) e manda in campo il solito Milito, che sarà coadiuvato da Sneijder e Zarate.   Vanno in panca dunque Alvarez e Guarin, che si giocavano due maglie da titolari. Squalificati: Nessuno Indisponibili: Castaignos, Forlan, Zanetti, Chivu, Samuel Probabile formazione: Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Obi, Cambiasso, Stankovic; Zarate, Milito, Sneijder

ATTACCHI A CONFRONTO ? Udinese e Inter hanno segnato rispettivamente 44 e 47 gol in campionato, con le grandi firme di Di Natale e Milito (20 gol ciascuno). A differenza dei bianconeri però, il cui rendimento sotto porta è stato abbastanza costante in tutto l’arco della stagione, Milito e compagni hanno iniziato a “macinare” gol da gennaio; per onestà, però, bisogna ammettere che in quattro mesi la costanza non è stata la caratteristica principale dell’undici allenato da Stramaccioni: abbiamo visto partite scialbe, come quella con la Fiorentina di domenica scorsa, alternate clamorosamente a gare imprevedibili, come il 5-4 casalingo col Genoa. Basta questo per affermare che Udinese-Inter sarà una di quelle partite da prendere con le pinze, perché da un lato potrebbe essere un match molto bloccato, dall’altro (colpa, come vedremo, di difese spesso allegre) potrebbe verificarsi l’eventualità di assistere a un match pieno zeppo di gol.

DIFESE NON IMPECCABILI – Quando si parla di fase difensiva, tutte e due le squadre dovrebbero metaforicamente mettersi la mano sulla coscienza: in questo caso è l’Inter a essere tristemente più costante, mentre gli sbandamenti  della retroguardia bianconera sono un fatto più recente. L’Udinese si schiera con una difesa a tre, come sappiamo, in cui è fondamentale l’apporto dei due esterni di centrocampo nel raddoppio sulle ali avversarie. Gli infortuni prima di Isla e poi di Basta hanno tagliato le gambe ai friulani e il ritorno da una Coppa d’Africa funesta per Benatia e Asamoah ha contribuito a scuotere l’assetto ben definito di questa squadra. Tuttavia l’Udinese ha la terza miglior difesa del campionato, a differenza dell’Inter, che, fatta eccezione per quelle sette vittorie consecutive, è stata quasi sempre un colabrodo. Tra l’altro anche in fase offensiva, i terzini nerazzurri Maicon e Nagatomo non stanno attraversando dei momenti brillanti, forse per una condizione fisica non eccellente: ecco spiegato il motivo di un’annata fallimentare.

LINEA MEDIANA ? Con molta probabilità, però, la zona che farà la differenza per il risultato finale è quella del centrocampo. L’Udinese ha sempre fatto affidamento su una mediana molto fisica: Asamoah, Armero e Basta hanno davvero una marcia in più rispetto agli avversari, e non sarà compito facile per gli uomini di Stramaccioni tener testa a loro e alla superiorità numerica che il centrocampo a cinque garantirà ai friulani. Ecco perché sarà fondamentale che Zarate e Sneijder diano una mano a Stankovic, Cambiasso e Obi. In quest’ottica Guarin potrebbe essere uno degli inserimenti azzeccati, lui che in questo scorcio di stagione ha mostrato di avere una capacità di corsa e di contenimento sicuramente invidiabili.

VARIABILI – Di sicuro una partita può essere risolta anche dalla presenza o dall’assenza degli uomini migliori, quelli più imprevedibili. Per questo crediamo che Wesley Sneijder avrà ancora un’occasione per dimostrare che il suo contributo all’Inter può essere determinante non solo in senso negativo; anche in questo caso c’è da tener presente che l’olandese non gioca con continuità da parecchio, quindi potrebbe accusare non tanto i sintomi della stanchezza, quanto quelli della poca lucidità. Stesso discorso, a grandi linee, per Torje, il Messi di Romania, che non ha ancora fatto vedere al mondo intero di meritarsi questo soprannome. Rispetto a Sneijder, Torje ha giocato di più, ma non ha mai davvero convinto. Per le risposte a tutti questi spunti, appuntamento alle 15.00 al Friuli!