Udinese-Inter 3-1, le PAGELLE: nerazzurri imbarazzanti, non si salva nessuno
I voti dei nerazzurri scesi in campoHANDANOVIC 6 – Fa una paratona su Lovric, tenendo in piedi l’Inter.
SKRINIAR 5,5 – Sfortunato: la palla gli sbatte addosso e fa autogol. Fa un salvataggio, altrettanto casuale, sulla linea. Ma a livello difensivo non ci siamo ancora.
ACERBI 6 – Il più sicuro in difesa, riesce a contenere alla grande Beto. Strano dirlo ma è l’elemento che dà più garanzie in questo momento nella difesa nerazzurra. (79′ DE VRIJ 5 – Regala un angolo, si fa anticipare da Bijol sul 2-1 Udinese: disastroso.)
BASTONI 5 – Ci capisce davvero poco in difesa: Deulofeu e Pereyra spesso gli scappano via. Prima di uscire (“ammonito quindi sostituito”), sfiora un gol stupendo. (31′ DIMARCO 5,5 – Un fattore sui piazzati ma poco altro.)
DUMFRIES 5,5 – Molto male sull’esterno, mai pericoloso. Udogie se lo mangia spesso nel primo tempo. Va vicino al gol alla ripresa.
BARELLA 6 – Una magia per portare avanti l’Inter. Ci illude a una partita senza sofferenze: poi abbiamo visto come è andata. Si addormenta completamente sul 3-1 Udinese. Così no.
BROZOVIC 5 – Troppi errori, non da lui. Sbaglia palle pericolosissime. Non è in partita e si fa pure ammonire: salterà la Roma.
MKHITARYAN 6 – Ha l’unica colpa di essere ammonito, insieme a Bastoni sempre sul settore sinistro. Solo 30 minuti per lui alla prima da titolare in campionato. (31′ GAGLIARDINI 5,5 – Come prevedibile, rallenta la costruzione dell’Inter: di fatto inutile.)
DARMIAN 5,5 – Meno soldato del solito. Si guadagna il calcio di punizione del vantaggio ma poco altro. (67′ D’AMBROSIO 6 – Qualche buona chiusura difensiva.)
LAUTARO 5,5 – Non molla mai ma a livello offensivo non esiste, per colpa dei compagni e per colpa sua.
DZEKO 5,5 – Qualche occasione ma niente di più. Davvero poco oggi. (67′ CORREA 5 – Entra per dare la scossa: ma non è arrivato nessun segnale elettrico.)
INZAGHI 4 – Confusione, follia e prevedibilità. La sua Inter non è pericolosa quasi mai dalle parti di Silvestri e il doppio cambio Gagliardini-Dimarco ha davvero poco senso: la sua rigidità sulle scelte ha raggiunto l’ennesima potenza oggi pomeriggio. E ora?