UFFICIALE, Sommer si ritira dalla Nazionale Svizzera
La lunga lettera del portiere dell'Inter
Come anticipato questa mattina, Yann Sommer ha annunciato ufficialmente il ritiro dalla Nazionale Svizzera. Dopo aver difeso ad altissimi livelli per 12 anni i pali della selezione elvetica, il portiere dell’Inter ha deciso di lasciare spazio ai colleghi più giovani dopo aver partecipato ancora una volta da titolare all’ultimo Europeo di Germania.
Sommer, che ha deciso di dedicarsi interamente a far bene con l’Inter, ha annunciato su Instagram l’addio dalla nazionale con una lunga lettera: “Dopo un’attenta riflessione ho deciso di concludere la mia carriera da portiere della nazionale svizzera. È stato un grande onore e privilegio rappresentare il mio Paese ai massimi livelli per 12 anni e in 94 partite internazionali. Con la conclusione di un altro grande finale agli Europei nella vicina Germania, dove ho trascorso anni indimenticabili in Bundesliga, è giunto il momento di salutarci”.
“Il periodo trascorso in Nazionale ha significato molto per me. Ripenso con orgoglio ai tanti momenti indimenticabili: le partite emozionanti, le vittorie che abbiamo festeggiato insieme e le sfide che abbiamo superato insieme. La Nazionale è stata una parte importante della mia vita da quando avevo 15 anni: dagli esordi nell’U16 fino all’U21, poi dieci anni da numero uno, durante i quali ho giocato tutte le fasi finali dei Mondiali e degli Europei. Abbiamo raggiunto gli ottavi quattro volte e i quarti due volte. Questi ricordi occuperanno per sempre un posto speciale nel mio cuore”.
“Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti i miei compagni di squadra, l’intero staff, gli allenatori e ovviamente la mia famiglia, la mia squadra personale e i tifosi svizzeri. Senza il vostro sostegno, la vostra fiducia e la vostra fiducia in me, questi successi non sarebbero stati possibili. Mi hai sempre dato la motivazione per ottenere la migliore prestazione possibile. La mia attenzione ora è tutta sul mio club, l’Inter, con il quale voglio ancora ottenere molto. Grazie, Svizzera!”.