Roberto Mancini indagato per bancarotta fraudolenta, rischia 3 anni
L'allenatore dell'inter, Roberto Mancini, rischierebbe 3 anni e mezzo per bancarotta fraudolenta e riciclaggio. Accuse pesantissime che potrebbero minare la carriera del tecnico jesinoUn fulmine a ciel sereno. Dopo una stagione costellata da nubi minacciose, ecco arrivare tuoni e fulmini per Roberto Mancini. Come scrive il Corriere della Sera: “Roberto Mancini rischia anche una condanna a 3 anni e sei mesi con l’accusa di bancarotta fraudolenta. La richiesta è stata avanzata dalla procura durante il rito abbreviato con cui l’allenatore dell’Inter ha chiesto di essere giudicato. Il pm Stefano Fava contesta al tecnico un buco di un milione e ottocento mila euro che provocò il fallimento della Img Costruzioni dichiarato dalla sezione fallimentare del Tribunale civile il 24 gennaio del 2013. Per la stessa vicenda rischia invece di finire sotto processo l’immobiliarista Marco Mezzaroma”.
“Ad appesantire in modo indiretto la posizione del mister – continua l’articolo – c’è anche il rinvio a giudizio di Marco Spendolini, Paolo Togni e Frediano Gigli – tutti nati a Jesi città natale dell’ex fantasista – ritenuti responsabili di aver riciclato presso la filiale di Jesi della Banca Popolare di Ancona sei assegni dal valore di 72 mila euro provenienti dalla Img. Una manovra, secondo la procura, finalizzata a ostacolare la provenienza dei titoli di credito, riconducibili all’allenatore dell’Inter”. Il futuro all’Inter del tecnico era stato messo in dubbio da alcune voci su un presunto quanto clamoroso approdo in Nazionale; bisognerà attendere adesso gli sviluppi per capire quali saranno le conseguenze di quest’inchiesta.