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L’Under 23: la soluzione per il calcio in Italia e anche per l’Inter

Una grande realtà e di conseguenza un grande problema del calcio in Italia, è che c’è poco spazio per i giovani. Spesso e volentieri gli vengono preferiti giocatori con più esperienza, con contratti più corti e stipendi molto più alti. Un esempio chiaro di ciò fu quando l’Inter ad esempio acquistò Kolarov dalla Roma. Desiderio di Antonio Conte, per farlo giocare sia nei tre di difesa che nei cinque di centrocampo. Fu acquistato quando in rosa c’era Federico Dimarco, ritenuto non adatto e mandato in prestito all’Hellas Verona, dove si rese protagonista, proprio in quei ruoli. Kolarov giocò nel Derby provocando un rigore su Ibrahimovic, poi tra infortuni e altro non vide quasi mai più il campo.

Ora i tifosi nerazzurri possono gustarsi uno di loro in campo, ma con un mancino molto più educato, titolare imprescindibile di questa Inter. Dimarco ebbe la fortuna di avere un allenatore come Ivan Juric, che credette parecchio in lui nonostante fosse in prestito. Sono diversi però i nerazzurri che vengono prestati e poi fanno fatica a giocare. Il caso di Sebastiano Esposito all’Anderlecht ne è un esempio, tanto che a gennaio fu interrotto il prestito per poi girarlo al Bari.

Sono diversi i prodotti della Primavera nerazzurra che finita l’esperienza in Under 19 vengono girati in prestito o addirittura ceduti. Di questi nessuno viene aggregato in prima squadra per giocare. Anche dopo vari prestiti è difficile che accada perché non è detto che gli sia stato dato spazio. Con l’Under 23 i nerazzurri avrebbero così una squadra in più che giocherebbe in Serie C. Campionato di gran lunga più provante della Primavera e quindi con più possibilità di crescita. Un’occasione per i giovani dai 20 ai 23 anni di avere spazio e di mettersi comunque in mostra con la maglia dell’Inter. Il club nerazzurro potrebbe puntare sui proprio giovani, senza doverne acquistare altri da altre squadre. Un affare e un gran risparmio, come i migliori siti con bonus senza deposito scommesse.

Di tutto ciò ne gioverebbe anche la Nazionale italiana. Con Luciano Spalletti l’augurio è che si punti su una nuova linfa. Il problema in attacco per esempio è sotto gli occhi di tutti. I giovani italiani avrebbero così una realtà in cui poter crescere, senza grandi pressioni. Migliorando giorno dopo giorno per poter sognare di giocare in futuro in Serie A e in Nazionale. Sia chiaro, ben venga puntare sugli oriundi, come Mateo Retegui che anche con il Genoa si sta dimostrando un buon attaccante. Rimane però la questione che forse a parte Ciro Immobile, non ci siano attaccanti di livello con la maglia azzurra. Gianluca Scamacca è sicuramente un’ottima opzione, lui che per poter giocare e crescere ha scelto di andare a giocare in Olanda al PSV Eindhoven, lasciando la Roma. La stessa Roma che ora ha si Lukaku, ma che per Tammy Abraham, due anni più vecchio di Scamacca, ha pagato ben 41 milioni al Chelsea. Non a caso l’ Inghilterra con la propria gestione delle Academy è piena di giovani di talento.

Martina Napolano