Van der Meyde: “Seguo sempre l’Inter, spero vinca lo scudetto. Adriano fenomeno. Moratti una volta…”
L'ex Inter svela alcuni retroscena curiosi legati alla sua esperienza milaneseAndy Van der Meyde, ex Inter, si è concesso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per presentare la sfida di Europa League in programma oggi tra Roma e Ajax e parlare del suo passato in Italia con i colori nerazzurri.
Ecco le sue parole: “L’esultanza? Nata Per gioco. Una volta sparai in aria con alcuni cacciatori, avevano ospitato me e la mia ex moglie in una fattoria”.
Il primo ricordo con l’Inter: “Mi viene in mente Highbury. Quel gol indimenticabile contro l’Arsenal in Champions. Il mio punto più alto in nerazzurro. Seguo sempre l’Inter, spero vinca lo scudetto”.
Il retroscena di mercato: “Sono stato vicino alla Roma nel 2005, dopo l’Inter. Niente di concreto però. Ho sfiorato anche la Juve. Mi voleva Capello, ma scelsi l’Everton”.
Il compagno più forte: “Adriano. A quei tempi era tra i migliori al mondo, e che sinistro. Ricordo allenamenti in cui diceva ‘ragazzi, la metto lì’. E ci riusciva. Un fenomeno assoluto, un po’ come Materazzi in difesa. Ogni tanto ancora ci sentiamo. Una volta gli feci un tunnel e non la prese bene”.
L’aneddoto con Moratti: “Prima di un derby il presidente ci disse che se avessimo vinto ci avrebbe dato 50 mila euro a testa come premio. Purtroppo perdemmo, ma lui per noi era come un padre”.