van der Meyde: “Mancini pensava di essere il miglior giocatore della squadra, per Davids era poco rispettoso”
Il centrocampista olandese ha giocato all'Inter dal 2003 al 2005
Dimenticare l’Inter è davvero complicato. Molti calciatori che hanno avuto il privilegio di indossare la maglia nerazzurra, anche per poche apparizioni, trovano sempre il modo per collegarsi alla Beneamata e portarla sempre nel cuore. L’attaccamento verso il mondo interista è facilmente riscontrabile anche in Andy va der Meyde.
L’ex centrocampista olandese ha rivelato un aneddoto con protagonista Mancini e Davids proprio ai tempi dell’Inter. Queste le parole rilasciate ai colleghi olandesi di VTBL: “All’Inter dovevi andare in albergo il giorno prima della partita, anche senza dover giocare, poi allo stadio ti dicevano che eri seduto in tribuna o in panchina. Edgar è dovuto andare in tribuna una volta e così ha detto a Mancini: lasciami a casa la prossima volta, poi posso allenarmi, e lui è dovuto andare di nuovo sugli spalti. Il giorno dopo abbiamo dovuto allenarci, Mancini ha anche partecipato al gioco, ha distribuito le magliette e mi ha messo in una squadra con Edgar. Poi lo stesso Mancini l’ha buttato fuori. Di solito, non ho mai sentito un allenatore urlare così forte. Davids pensava che Mancini fosse poco rispettoso. Devi creare un gruppo, non avevo mai sperimentato che anche i giocatori di base odiassero l’allenatore. Ad un certo punto Mancini era un po’ troppo intelligente, pensava di essere il miglior giocatore della squadra mentre era allenatore. Pensavo stesse scherzando, ma era serio.”
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