Vecino: “La Champions è speciale, ma niente alibi o limiti: andiamo a giocarcela con tutti”
Il centrocampista nerazzurro carica i suoi in vista del delicato impegno di questa sera contro il Barcellona in un San Siro bollente
Notte di Champions League non adatta ai deboli di cuore per l’Inter. I nerazzurri si giocheranno tutto contro il Barcellona provando a restare aggrappati al sogno fino all’ultimo secondo. Contro il Barcellona servirà cuore ma anche grinta: in una sola parola, garra. Quella che ha contraddistinto il recente passato ed il presente della Beneamata, trasferita in campo da Matias Vecino e dall’ultimo uruguayano sbarcato a Milano, Diego Godin. Il centrocampista nerazzurro, in rete contro il Dortmund, in occasione del Matchday Nerazzurro ha spiegato le sue emozioni in Champions League: “E’ una competizione speciale, bellissima. Il mio gol contro il Borussia è un po’ il riassunto di quello che proviamo in allenamento. In campo sappiamo esattamente come fare, lavoriamo per questo”. Un ambiente speciale per dei calciatori totalmente dipendenti dal proprio mister e dalla voglia di sporcarsi le mani l’uno per l’altro: “C’è una connessione speciale in questo gruppo. Lo si vede dalle esultanze con i compagni in panchina ma non solo. Nei momento di difficoltà sappiamo di poter contare su tutti”.
Da quest’anno l’Uruguay nerazzurro tra le fila dell’Inter si è arricchito di un profilo fondamentale, quello di Diego Godin. L’ex Atletico Madrid ha portato esperienza e carisma alla Beneamata e Vecino lo racconta così: “Voi conoscete Godin come giocatore, ma io lo conosco come persona. Appena mi hanno detto che sarebbe arrivato, ho pensato che era esattamente il tipo di ragazzo che ci sarebbe servito, un punto di riferimento in campo e fuori. E poi beviamo il mate insieme, io a casa lo faccio sempre, ma in trasferta lo faccio portare a lui”. Un rapporto speciale tra i due che viaggia a ritmo sostenuto con lo stesso sfondo, quell’Uruguay che sin da piccoli li ha colorati di un calcio fatto di sudore e sacrificio: “Abbiamo un modo di vivere il calcio che è lo stesso di come affrontiamo la vita. Per non non ci sono limiti o alibi: andiamo a giocarcela con tutti, sempre. Siamo in pochi, ma fin da piccoli giochiamo, e lo facciamo per competere. Siamo abituati a sfidare gli altri”.
Matias Vecino e Diego Godin, entrambi in nerazzurro, proveranno a trascinare l’Inter agli ottavi. Per riuscire nell’impresa serviranno gli ingredienti che hanno reso grande l’Uruguay: lotta, sudore e garra per restare aggrappati al sogno.
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