Vecino: “Un onore vestire la maglia dell’Inter. La prima a San Siro? Capii subito l’importanza dello stadio”
Le parole del centrocampista in esclusiva per il sito nerazzurroMatias Vecino è il protagonista del matchady programme dell’Inter, settimanale in formato elettronico che accompagna i nerazzurri prima di ogni uscita ufficiale sul terreno da gioco. Il centrocampista uruguayano ha commentato vari argomenti, parlando anche apertamente di sé stesso e delle sue preferenze fuori dal campo e delle sue prime esperienze da calciatore: “La prima volta che entrai a San Siro capii subito l’importanza dello stadio. Imponente, caldo e unico. Era un Inter-Fiorentina di Coppa Italia, me lo ricordo ancora. Vestire questa maglietta è una sensazione unica, indescrivibile. E’ un sogno, un privilegio ed una grandissima opportunità. Sai che non puoi tradire i tifosi e la fede di questi colori“.
Poi i ricordi di infanzia: “La prima partita che vidi allo stadio fu una gara del Liverpool, ma quello delle nostre parti, non quello inglese. Eravamo andati a vedere un ragazzo del nostro paese e la gara finì 0-0. Quando ero lì sentii qualcosa dentro, come una spinta: volevo essere calciatore anche io. Il primo gol segnato da professionista? Ero al Central Espanol, società dell’Uruguay ed ero al debutto. Giocavamo alle 10 di mattina: un orario insolito. Feci gol e vincemmo 5-1, fu bellissimo“.
Uno sguardo anche alla cucina italiana ed alla musica: “La pasta è eccezionale, ma il mio piatto favorito sono gli arancini. Sono una specialità siciliana ma un membro dello staff me li ha fatti scoprire. Non li so cucinare, ma quando li ho davanti…Ascolto di tutto fino ad un secondo prima della partita, ma la mia band preferita sono i No Te Va Gustar, hanno un ottimo sound”.
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