18 Marzo 2017

Ventola: “Ho l’Inter nel cuore, col Torino sarà difficile. Belotti e Icardi…”

L'ex attaccante nerazzurro ha espresso la propria analisi sul match di oggi e sul momento della squadra di Pioli

Tra i tanti ex di Torino ed Inter c’è anche l’ex attaccante Nicola Ventola. L’attuale commentatore televisivo, intervistato da FcInterNews, ha espresso la propria analisi sul match che andrà in scena oggi e sul momento della squadra di Stefano Pioli.

IL MATCH – “Il Torino è una squadra ostica, con un buon allenatore e tanti acquisti importanti. Ha messo in difficoltà diverse squadre. Ha battuto Roma e Napoli, perdendo in casa solo contro la Juventus​. E’ difficile da affrontare, ma l’Inter è superiore e sta dimostrando di essersi ripresa alla grande con Pioli, di avere ottimi giocatori che se ben motivati possono far bene. Si son visti dei risultati. In molti, a turno, possono risolvere la partita. Prendete Banega, che è esploso con l’Atalanta, ma anche Perisic a Cagliari. Non sarà facile ma l’Inter può farcela“.

BELOTTI-ICARDI – “Quando parlo di un attaccante vedo sempre me ai tempi in cui giocavo e devo dire che Belotti è più simile al sottoscritto. Spende più energie, attacca la profondità. Icardi è infallibile in area, lo invidio per questo“.

L’INTER DI OGGI – “Di sicuro non rinnego la mia, avevamo tanti campioni. Quello di oggi è un calcio un po’ diverso, però anche in questa squadra ci sono giocatori che aiutano a creare tante occasioni“.

LAVORO – “Lavoro per Abu Dhabi Sports Channel. Vivo a Dubai. A breve sarò a Palermo per Italia-Albania, poi andrò a Londra per Inghilterra-Lituania, quindi tornerò in Italia per le semifinali di Coppa. Viaggio tanto. Molte volte non mi piaceva essere giudicato, da calciatore. Oggi invece mi piace essere da questa parte“.

INTER – “Ho buoni rapporti con Thohir e ci sentiamo ogni tanto con Piero Ausilio. L’Inter è sempre nel cuore, soprattutto avendo giocato nel periodo in cui ho giocato io, essendo successo quel che è successo con la Juve di Moggi. Impari ad amare quella maglia. Oggi come allora gli avversari storici sono sempre gli stessi, i bianconeri e il Milan“.

SCUDETTO – “Avere uno scudetto nel curriculum non sarebbe stato male. Quell’anno abbiamo giocato spesso io e Kallon, a causa degli infortuni di Vieri e Ronaldo e della squalifica di Recoba. Quel tricolore mi avrebbe dato altre opportunità, ma onestamente lo sento mio. Nello stesso anno arrivammo anche in semifinale di Coppa Uefa col Feyernoord. Fu un’annata importante“.

SUNING – “Al di là dei nomi è il progetto che conta. Nel primo periodo con Moratti i soldi c’erano e sono arrivati giocatori forti, ma non si è vinto. In generale è importante tutto il complesso. Serve gente che capisce di calcio e Piero Ausilio è l’uomo giusto. Dovessero arrivare certi giocatori andranno messi al posto giusto e a quello penserà il tecnico. Certo, avere chi spende tanto ti fa sicuramente lottare per obiettivi più importanti“.

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