Verdi, l’oro di Bologna: dal rischio meteora a uomo mercato. L’Inter lo osserva con attenzione

In una Italia in cui si stenta a trovare qualcosa che ancora funzioni a dovere nel mondo del calcio, c’è una storia che ai giovani azzurri non può che suonare come un inno al futuro o come una melodia che li sproni ad inseguire il proprio sogno, quello di diventare giocatori di Serie A. La storia ha un nome ed un cognome: Simone Verdi. L’esterno offensivo del Bologna nacque il 12 luglio del 1992 a Broni, in provincia di Pavia, e fin da subito suscitò l’interesse del Milan, che ad appena 11 anni decise di portarlo nel suo settore giovanile. Anni importanti, formativi. Qualcuno vide in lui qualcosa in più del semplice giocatore di categoria, da qui il soprannome Verdinho, perché le sue qualità ricordano molto quelle dei brasiliani. L’esordio in rossonero avviene in Coppa Italia nel 2010, poi però la fiducia della società milanese venne meno ed iniziò un lungo esodo che lo portò a vestire le maglie di Torino, Juve Stabia, Empoli, Eibar e Carpi. Poi nell’estate del 2016 la cessione che lo liberò dalle pressioni a tinte milaniste e l’approdo al Bologna di Donadoni, l’ambiente giusto per tornare quel giocatore spumeggiante visto nella  primavera del Milan.  Ed in effetti le ambizioni, qui, incontrano la realtà: maglia numero 9 e prestazioni sempre in crescendo condite da 10 gol e 9 assist in 44 presenze. Il bagaglio tecnico è da stropiccarsi gli occhi: gioca su tutto il fronte d’attacco e calcia indistintamente di destro e di sinistro. Qualità che gli hanno permesso di debuttare la scorsa primavera anche con l’Italia, nel match contro l’Olanda.

BOLOGNA: VERDI NON È SUL MERCATO. MA L’INTER CI PROVA?

 

Lo scorso anno l’Inter di Suning si assicurò nel mercato di gennaio le prestazioni di Roberto Gagliardini, che per età e passato ricorda per molti versi Verdi. Ora a stuzzicare le idee della società nerazzurra è proprio il giocatore del Bologna. Il club felsineo per ovvie ragioni sarebbe ad oggi intenzionato a non cedere la propria punta di diamante nel mercato invernale, ma l’Inter, come emerso negli ultimi giorni potrebbe puntare forte sul 25enne con l’ormai consueta formula del prestito con obbligo di riscatto. Il costo complessivo dell’operazione potrebbe aggirarsi sui 20 milioni di euro, e porterebbe alla corte di Luciano Spalletti quel giocatore in grado di spaccare le partite da calcio da fermo che ad oggi ai nerazzurri sembra mancare. Il tutto con l’enorme rimpianto del Milan a fare da sfondo.

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Marco Accarino

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