Versace: “Icardi? L’avrei venduto da tempo. Quando Balotelli veniva alle nostre sfilate…”
Il fratello maggiore di Gianni e Donatella ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport in vista del derby di MilanoSanto Versace, fratello maggiore del noto stilista Gianni Versace e di Donatella Versace e noto tifoso nerazzurro, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport in vista del derby in programma domenica tra Milan e Inter.
Ecco le sue parole: “Questo derby è uno spartiacque. Voglio vedere undici giocatori sani in campo che sputano sangue. Spalletti deve vincere altrimenti vuol dire che non è da Inter”.
L’eliminazione dall’Europa League: “Se sbagli il rigore all’andata, poi paghi. Partendo da 1-0 saremmo passati. Le attenuanti non valgono, i giocatori sono tutti dei professionisti“.
Le responsabilità: “Le colpe sono globali, sono di tutti, se le cose non vanno c’entra anche la società, che deve guidare l’allenatore. Penso a Icardi: da più di un anno dico a mia moglie, interista più sfegatata di me, che l’avrei venduto visto che c’è una situazione familiare di un certo tipo. Io non avrei preso Nainggolan, con tutto quello che dicono abbia fatto negli anni alla Roma”.
Cosa manca: “Abbiamo bisogno di giocatori seri. A Torino, per esempio, è più facile perché la città è più compatta. All’Inter ci vuole l’ambiente giusto, la società. Abbiamo perso troppi punti: se avessimo giocato ogni partita come una finale di Champions saremmo vicini alla Juve. Non confido nel ritorno di Icardi: per me è del Real Madrid, io lo lascerei andare. Andrei avanti senza e tratterei la vendita, per darlo via sano come un pesce”.
L’idolo di sempre: “Facchetti era un giocatore straordinario. Non potrò mai scordare la rimonta con il Liverpool in Coppa Campioni, con Peirò che soffiò la palla al portiere e Facchetti che segnò da centravanti. Poi c’è Zanetti, uomo di grande serietà. Quando Balotelli veniva alle nostre sfilate gli facevo dei cazziatoni e gli dicevo “Puoi vincere il Pallone d’Oro con la testa di Zanetti”. Lui rideva e diceva “Lo farò”. Mario è uno dei crack mondiali. Moratti mi ha sempre detto che non gli è andata giù di non aver venduto Adriano a 100 milioni quando glielo avevano chiesto: io glielo portavo con l’aereo…”.
I pericoli rossoneri: “Loro hanno imitato l’Inter dell’anno scorso. Un anno fa recuperammo con Cancelo e Rafinha. Con Piatek il Milan ha fatto un affare, ha vinto al superenalotto. Lui e Paquetà hanno cambiato la squadra. Poi conterà il fattore K… la fortuna: però te la devi meritare”.
Chi può decidere la partita: “Voglio giocatori che finiscono la partita non quando l’arbitro fischia ma sono sotto la doccia. Lautaro ha una voglia straordinaria; Ranocchia mi piace anche se gioca poco, ma mi piacciono pure Gagliardini, Politano, Candreva, D’Ambrosio”.
La dirigenza cinese: “Sono seri e credo molto in Marotta: ora si vedrà se alla Juve era merito suo o di una società che ha una potenza di fuoco spaventosa”.
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