Verso Inter-Milan: alcune curiosità sul derby della Madonnina
Inter-Milan è il derby di andata, valido per la 9° giornata del campionato di Serie A.
Non solo, si tratta anche del “Derby della Madonnina” numero 292, il 191° in campionato. Una sfida che da sempre assume un fascino particolare e resta tale anche in stagioni in cui nessuna delle due squadre è in lotta per il titolo.
Entrambe le formazioni di Milano si presentano a questo importantissimo incontro in buona salute. Per questo motivo ci sono diverse ragioni per fidarsi dell’Inter e altrettante per confidare nel Milan. Allo stesso modo ci sono anche fondati motivi per diffidare di entrambe.
Ecco perché, in caso di partite come queste, se si vuole giocare una scommessa è bene affidarsi a delle vere e proprie strategie per scommettere sul calcio e vincere.
Come arrivano le squadre
Inter-Milan si presenta con una notevole incertezza ma senza la depressione degli anni precedenti. Né Inter né Milan sono da considerarsi delle vere e proprie dirette avversarie della Juventus per la conquista dello scudetto, ma rispetto ai buchi nell’acqua dei tempi recenti sembra che entrambe le formazioni si siano decise a mettere in campo qualcosa di più convincente.
Ecco come le due formazioni arrivano al derby della Madonnina:
- L’Inter si presenta a questo importante incontro di campionato consapevole delle quattro vittorie consecutive. Certo, bisogna tenere presente che le ultime due sono state ottenute contro squadre notevolmente inferiori come Cagliari e SPAL, ma ci sono stati tempi in cui portare a casa i tre punti era complicato anche con questi avversari;
- il Milan, invece, arriva a questo appuntamento con 6 risultati utili consecutivi i quali dimostrano che mister Gattuso sta prendendo confidenza con il nuovo organico, le cui qualità sono sensibilmente più alte rispetto al recente passato.
Inter-Milan: curiosità sul derby meneghino
Delle due squadre che si affronteranno in questo week end si sa praticamente tutto.
Così come si sa tutto del derby di Milano tra Inter e Milan. Eppure, vi sono alcuni aneddoti e curiosità legati a questo incontro che non tutti conoscono o ricordano.
La nascita delle pagelle
Non tutti sanno, infatti, che le pagelle post partita sono state introdotte per la prima volta dopo il derby meneghino.
Le sue origini si trovano nel dopoguerra, quando il calcio aveva da poco ripreso a camminare. I protagonisti furono Aldo Missaglia e Gigi Scarambone, due giornalisti che scrivevano per Milaninter, una piccola rivista settimanale che veniva distribuita a San Siro durante le partite. I due ebbero l’idea di raccontare i giocatori delle squadre che scendevano in campo attraverso le pagelle. Cercarono uno sponsor e lo trovarono nel cavalier Bonetta il quale decise di mettere in palio degli orologi per coloro che avessero ottenuto i voti migliori.
L’idea fu molto apprezzata fin da subito e, negli anni successivi, i due giornalisti racconteranno: “Annovazzi e Schiaffino presero parecchi 9, ma nessuno dei due arrivò mai a un 10, mentre Brighenti una volta arrivò a minacciarci per un 4“.
Una scommessa di nozze
Il calcio è fin da sempre legato al mondo delle scommesse ma c’è stato un caso in cui la posta in gioco era veramente molto alta.
I protagonisti di questa vicenda si chiamano Franca e Moreno, hanno circa vent’anni e sono fidanzati da tre. Lei è tifosissima dell’Inter, lui è pazzo per il Milan.
I due progettano un matrimonio o forse no. Lei vorrebbe, lui forse. In questa eterna incertezza tra i due decidono che la loro unione sarebbe stata decisa dal derby: “Se vince il Milan ci lasciamo, se vince l’Inter ci sposiamo“. Questa è la scommessa fatta dai due fidanzati. E’ il 27 marzo 1977 e San Siro accoglie tutta la famiglia dei due ragazzi. Tutti ad attendere il risultato finale dell’incontro. Com’è finita? Ovviamente 0-0..
Una voce juventina a San Siro
Per ben 35 anni Giovanni Marsotto è stato la voce dello stadio di San Siro prima che Milan e Inter facessero per conto proprio. Molti derby sono stati annunciati dalla sua voce, comprese le partite a porte chiuse. Ha visto tutti, ha conosciuto molti: da Pelé a Nereo Rocco, da Angelo Moratti a Filippo d’Inghilterra. Peccato soltanto per la sua sorprendente confessione: “Io sono juventino..“.
Quando Prisco entrò negli spogliatoi del Milan
Successe il 14 marzo 1999 e la partita terminò in pareggio, 2-2. Fu Silvio Berlusconi, qualche mese dopo, a svelare a pochi intimi il motivo della visita di Peppino Prisco nello spogliatoio rossonero: “Ho trascinato per la prima volta l’avvocato nello spogliatoio del Milan. È venuto ed è stato gentilissimo, come sempre. Poi, però, mi ha detto «devo scappare, devo scappare…» e quando gli ho domandato dove diavolo dovesse andare mi ha risposto «devo andare a confessarmi»…“.